La Nato simula la guerra nel Mediterraneo: «Attaccarci non sarebbe saggio. Tracciamo i loro sottomarini»

L'Alleanza è al lavoro tra Mediterraneo e Baltico. «Siamo qui per lavorare fianco a fianco con i nostri alleati ed essere pronti per qualsiasi evenienza si verifichi», dice un ufficiale britannico

La Nato simula la guerra nel Mediterraneo: «La Russia? Attaccarci non sarebbe saggio. Tracciamo i loro sottomarini»
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Martedì 24 Maggio 2022, 18:22 - Ultimo aggiornamento: 26 Maggio, 08:59

Mentre la Russia fa la guerra all'Ucraina, la Nato "alza la voce" nel Mediterraneo con un'esercitazione che pare una spedizione di guerra. Decine di aerei decollano dalla portaerei Harry S. Truman, gioiello della marina americana. «Dobbiamo essere pronti il più possibile», ha detto il contrammiraglio statunitense Curt Renshaw, comandante del Carrier Strike Group Eight. «Guardiamo alle capacità russe e alle nostre capacità, poi ci alleniamo per contrastare ciò che potrebbero fare e per difendere partner e alleati». 

La portaerei Truman ha preso parte alla "Neptune Shield 2022", un'attività di addestramento della Nato nel Mediterraneo (anche al largo della Sardegna) e nel Mar Baltico, che coinvolge anche l'Italia.

L'operazione speciale era stata organizzata da tempo, ma l'invasione della Russia in Ucraina le ha dato nuova luce. «Guarda i combattenti d'attacco, guardati intorno! Ovviamente questo dovrebbe essere un effetto deterrente», ha detto Renshaw parlando alla stampa, circondato da jet F-18 Super Hornet allineati in un hangar. 

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La Nato si prepara per la guerra?

«Penso che non sarebbe molto saggio attaccarci o avere una sorta di aggressione contro un alleato se si pensa alle capacità che abbiamo». Il contrammiraglio statunitense Curt Renshaw è consapevole di come questa dimostrazione di forza si manifesti fino in Russia. Alla domanda su attività più precise, ha aggiunto: «Non parlerò di operazioni specifiche, ma teniamo traccia di dove operano i sottomarini della Russia».

Tra i piloti dei jet presenti sulla Truman c'è l'ufficiale della Royal Navy britannica Rory Cheyne, che è in un programma di scambio con gli americani e ricorda i recenti voli di addestramento in Francia, Germania e Spagna. Alla domanda sull'impatto della guerra in Ucraina, ha detto: «Chiaramente la natura di addestramento di questa attività, un'attività di vigilanza rafforzata, è stata inserita in un contesto diverso. Ma certamente quello che stiamo facendo non sarebbe diverso in quel contesto. Siamo qui per lavorare fianco a fianco con i nostri alleati ed essere pronti per qualsiasi evenienza si verifichi».

Il tenente comandante Jeannette Lazzaro, americana di 33 anni, lavora nel reparto operazioni e definisce il piano aereo su cui si basano gli orari dei voli. La guerra «non ha avuto un impatto diretto su quello che stiamo facendo, ma sicuramente pesa sulle nostre menti», ha raccontato.

 

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