L'Fbi e la polizia di Nashville hanno identificato una persona che sarebbe coinvolta nell'esplosione del camper nel centro della città. Sono in corso perquisizioni. Lo riportano i media americani. L'indiscrezione arriva mentre continuano i problemi alle comunicazioni legati ai danni causati dalla detonazione a una centralina dell'At&t.
Local and federal agents are here at a home for “court authorized activity” in the 100 block of Bakertown Road, an FBI spokesman here told me.
Neighbors said an RV similar to the one in the explosion was parked at the home within the last 2 weeks. #nashvillebombing #Nashville pic.twitter.com/s1VpiDdqOo— Natalie Neysa Alund (@nataliealund) December 26, 2020
La capitale del Tennessee è ancora sotto choc per quanto accaduto.
Ipotesi attacco suicida
L'esplosione del camper a Nashville è stata probabilmente un attacco suicida. Lo riporta Cnn citando alcune fonti. Secondo altre indiscrezioni, la persona identificata come sospettato sarebbe un uomo che vive a una ventina di minuti di Nashville. Non è chiaro al momento se l'uomo è sotto custodia o meno. Gli investigatori comunque hanno passato al setaccio la sua casa.
Cosa è successo
Prima l'avvertimento: allarme bomba. Poi la forte esplosione. Nashville si è svegliata sconvolta e impaurita il giorno di Natale. Un camper è esploso in pieno centro, in quella Second Avenue meta turistica e sempre affollata dove si alternano uno dietro l'altro honky-tonk e ristoranti. Resta ancora sconosciuto il motivo di quello che le autorità hanno definito «un atto deliberato». L'Fbi indaga affiancando la polizia locale nel tentativo di far luce su un gesto che, se compiuto durante un giorno normale, avrebbe potuto provocare una strage. Il bilancio è invece di tre feriti, anche se restano da chiarire i presunti resti umani rinvenuti nei pressi del luogo dell'esplosione.
L'allarme è scattato nelle prime ore del mattino, quando intorno alle 5.30 alcuni residenti di Second Avenue si sono rivolti alla polizia per quella che pensavano essere una sparatoria, e che molto probabilmente era solo una registrazione audio per svegliarli e metterli in allerta. Poi si è scatenato l'inferno. Dal camper parcheggiato in strada si è alzata una voce registrata che avvertiva della presenza di una bomba: «Evacuate ora. Questo veicolo ha una bomba ed esploderà». Poco dopo la voce ha iniziato il conto alla rovescia di 15 minuti prima della detonazione.
Giunta sul posto la polizia non ha rinvenuto indicazioni di una sparatoria ma ha notato il veicolo sospetto parcheggiato e, bussando di porta in porta, ha invitato tutti i residenti a evacuare. Intorno alle 6.30 del mattino c'è stata l'esplosione che ha mandato in frantumi vetri e vetrine, danneggiando una quarantina di negozi. Il camper era parcheggiato vicino ad un centro di trasmissione della società di telecomunicazioni AT&T e la detonazione ha mandato in tilt le linee, costringendo le autorità a sospendere temporaneamente i voli dal Nashville International Airport e causando disagi anche nelle comunicazioni nei vicini Stati di Kentucky e Alabama.
Il misterioso incidente del camper si inserisce in quello che è stato finora un anno nero per Nashville, fra il violento uragano dello scorso marzo e il coronavirus che sta mettendo in ginocchio la comunità. In attesa di sciogliere il mistero, la città ha ringraziato i sei agenti intervenuti per primi sul posto: il loro gesto di andare porta a porta per favorire l'evacuazione è stato un bel regalo di Natale per le decine di persone a cui ha salvato la vita.
Nashville, il mistero del camper-bomba: trovati possibili resti umani nella zona dell'esplosione