Morto il giornalista Jean Daniel, fondatore dell'Obs, coscienza critica della gauche

Jean Daniel
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Giovedì 20 Febbraio 2020, 14:04 - Ultimo aggiornamento: 14:11
Scompare una delle penne più celebri del giornalismo francese. Jean Daniel fondatore del Nouvel Observateur, ribattezzato di recente "L'Obs", coscienza critica della gauche francese, è morto ieri sera all'età di 99 anni, «dopo una lunga vita di passione, di impegno e di creazione» - come informa lo stesso settimanale sul suo sito Internet.

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Nato a Bilda, nell'allora Algeria francese il 21 luglio 1920, Daniel fondò la rivista nel 1964, insieme a Claude Pedriel. Ne fu il direttore fino al 2008. - La giovinezza di Daniel fu segnata dalla militanza partigiana nella "division blindée" del generale Leclerc con la partecipazione alla Liberazione dai nazisti. Dopo la laurea in filosofia alla Sorbona di Parigi, nel 1947 fondò la rivista culturale "Caliban", di cui fu anche editore fino al 1951, grazie all'amicizia con lo scrittore Albert Camus.

Entrato nel 1953 nella redazione di "L'Express", con il primo articolo pubblicato l'anno successivo da inviato, Daniel divenne un reporter internazionale attraverso i suoi servizi di cronaca durante la guerra in Algeria e lavorando a Cuba. Nel 1961 il giornalista rimase gravemente ferito a un femore durane la rivolta di Bizerte, in
Tunisia.

Nel 1963 ottenne fama internazionale realizzando un'intervista con John F. Kennedy. Il presidente americano gli affidò un messaggio per Fidel Castro: fu in compagnia del leader della rivoluzione cubana che il giornalista francese venne a conoscenza dell'assassinio di Kennedy il 22 novembre 1963. Nel 1964 Daniel decise con l'industriale Claude Perdriel di rilevare "France Observateur" che divenne "Le Nouvel Observateur», la rivista settimanale della «seconda sinistra» e delle principali lotte sociali: in favore della legalizzazione dell'aborto,
dei diritti degli omosessuali, contro il razzismo.

Come direttore del settimanale, Jean Daniel ha dialogato con i più grandi intellettuali, come Jean-Paul Sartre, Claude Lévi-Strauss, Michel Foucault, Edgar Morin, Paul Ricœur, Amos Oz, Milan Kundera, François Furet, Régis Debray, Pierre Nora. Ma anche con personalità politiche come Pierre Mendès-France, Michel Rocard, François Mitterrand, Jacques Delors, Mario Soares, Shimon Peres.

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Commosso il commento della redazione dell'Obs: «Era il più prestigioso giornalista francese. Allo stesso tempo era un testimone, un attore e una coscienza di questo mondo. La redazione esprime la profonda ammirazione, sincera gratitudine e fedele memoria. E si associa al dolore della sua famiglia e dei suoi amici».
 
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