Ismail Haniyeh, chi è il leader di Hamas: dall'esilio in Qatar alla figlia curata in Israele

Ha 61 anni e rappresenta il volto pubblico del gruppo militare all’estero

Ismail Haniyeh, chi è il leader di Hamas: dall'esilio in Qatar alla figlia curata in Israele
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Sabato 28 Ottobre 2023, 16:47 - Ultimo aggiornamento: 19:10

Nei giorni scorsi ha diffuso un messaggio in cui ha chiamato alle armi i palestinesi: «L’ho detto in passato e lo dico ancora: il sangue delle donne, dei bambini e degli anziani… Siamo noi che abbiamo bisogno di questo sangue perché risvegli dentro di noi lo spirito rivoluzionario, ci spinga ad andare avanti». A parlare è Ismail Haniyeh, leader di Hamas, in un appello pubblico rivolto a «tutti i popoli liberi del mondo». Ha rivendicato il ruolo dei civili palestinesi nella guerra contro Israele: sembra dire che l'assalto a Gaza non indebolirà Hamas, nonostante le migliaia di civili uccisi. Anzi, queste morti accresceranno lo «spirito rivoluzionario» e l’odio nei confronti dello Stato ebraico. «Chiedo a tutti – prosegue il messaggio di Haniyeh – di esercitare tutta la pressione necessaria per porre fine all’aggressione contro Gaza, per fermare questa guerra contro i nostri bambini, donne e anziani, le nostre moschee, le nostre università e le nostre case. Questa brutale aggressione deve finire. Questo nuovo olocausto deve finire».

Chi è Ismail Haniyeh

Ma chi è Ismail Haniyeh? Conosciuto come il leader politico di Hamas, 61 anni, rappresenta il volto pubblico del gruppo palestinese all’estero. Primo ministro dell'Anp nella Striscia di Gaza dopo la vittoria alle elezioni contro Fatah nel 2006, ha poi partecipato alla lotta intestina tra i gruppi palestinesi e scalato i vertici di Hamas fino a diventare capo dell’Ufficio politico nel 2017, quando ha sostituito Khaled Meshal. Come il suo precessore si è trasferito in Qatar, da dove tiene i rapporti con altre organizzazioni islamiche e paesi amici.

Anche molti dei suoi 13 figli vivono all'estero, pur continuando a fare avanti e indietro con Gaza. Uno di loro, l'ultimogenito, Hazem, è stato ucciso in uno dei raid israeliani nella Striscia del 17 ottobre, che ha preso di mira la casa di famiglia di Haniyeh uccidendo 14 persone.  Una delle figlie, invece, è stata ricoverata questo mese in Israele, come ha confermato il centro medico Ichilov di Tel Aviv.

Nato nel gennaio 1962 da pescatori nel campo profughi di Shati, nella Striscia di Gaza, il leader di Hamas si è avvicinato da ragazzo a formazioni islamiste, mentre era studente di letteratura araba presso l'Università islamica di Gaza, di cui poi è diventato anche preside. Arrestato dagli israeliani più volte durante scontri e proteste palestinesi negli anni '80 e '90, è stato rinchiuso nelle carceri israeliane ed è stato anche deportato anche in Libano. Haniyeh era già a capo della Striscia nel 2006, quando ci fu il rapimento del soldato israeliano Guilad Shalit. Un anno dopo, la guerra civile, culminata con la presa di Gaza da parte di Hamas. Haniyeh è stato il leader del governo instaurato nella Striscia fino al 2017, quando è diventato capo politico di Hamas, carica che è stata riconfermata nel 2021.

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