L'onda del caso Navalny smuove trattative che erano in stallo, soprattutto il nuovo pacchetto di aiuti che Kiev chiede da tempo agli Usa. Alla luce dell'avanzata russa a Zaporizhzhia, l'amministrazione Biden starebbe lavorando per fornire all'Ucraina nuovi potenti missili balistici a lungo raggio in grado di arrivare in Crimea e fermare Putin. Lo riferiscono funzionari statunitensi alla Nbc a Monaco. Alla fine dell'anno scorso, gli Stati Uniti hanno iniziato a fornire alle forze ucraine sistemi Atacms a medio raggio. Ora sarebbero intenzionati ad inviare una versione di questi missili in grado di arrivare fino in Crimea. Ma tutto dipende dall'approvazione da parte del Congresso americano del disegno di legge che prevede 95 miliardi di aiuti a Ucraina, Israele e Taiwan.
I missili Atacms
Funzionari della Difesa hanno riferito a Nbc News che gli Usa hanno una scorta limitata di Atacms e senza nuovi fondi non sono in grado di inviarne di nuovi. «Se i finanziamenti passassero gli Usa potrebbero inviare missili tattici a lungo raggio in Ucraina» scrive anche The Guardian, citando i due funzionari anonimi che su Nbc News hanno affermato che «l'amministrazione era disposta a inviare una variante dei missili - nota come Atacm (sistemi missilistici tattici dell'esercito) - se un nuovo pacchetto di aiuti da 60 miliardi di dollari fosse approvato dal Senato, ma per ora bloccato dal Congresso».
I ritardi negli aiuti
La notizia arriva proprio quando il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha affermato che la Russia stava sfruttando i ritardi negli aiuti all'Ucraina. «Ha parlato lunedì dopo aver visitato la linea del fronte a Kupiansk, secondo Reuters, un’area riconquistata dall’Ucraina nel 2022, ma dove le forze russe sono state attive negli ultimi mesi».
La gittata
Le varianti più recenti degli Atacm che l’amministrazione Biden vuole inviare in Ucraina riferisce the Guardian hanno una portata massima di quasi 200 miglia (300 km), in genere trasportano bombe a grappolo, consentendo alle forze ucraine di colpire la penisola di Crimea. Secondo i funzionari che hanno parlato in forma anonima con la Nbc, era possibile che gli Stati Uniti avrebbero chiesto agli alleati della Nato di fornire i missili all’Ucraina nell'attesa che il governo americano avesse ripristinato le scorte esaurite. Il ministro della Difesa ucraino, Rustem Umerov, ha dichiarato nei giorni scorsi che la caduta di Avdiivka nelle mani delle forze russe ha dimostrato che le forniture di «armi a lungo raggio sono necessarie per distruggere le formazioni nemiche». Un rapporto del Dipartimento di Stato americano prima di un incontro tra il segretario di Stato americano, Antony Blinken, e il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba, a Monaco, affermava che si prevedeva che i diplomatici avrebbero discusso questioni “urgenti” relative a «munizioni, difesa aerea, capacità a lungo raggio».
La strategia
Kuleba ha sucessivamente affermato di aver discusso della fornitura di Atacm a lungo raggio con la sua controparte statunitense in un incontro di sabato, definendo il sistema «un simbolo importante» per gli ucraini che si erano difesi dall’invasione lanciata dalla Russia nel febbraio 2022. «C’è solo un modo per distruggere le capacità russe in Ucraina. Si tratta di colpire in profondità i territori occupati, aggirando la guerra radioelettronica e gli intercettori russi», ha detto. «Se vuoi colpire dietro le linee, interrompere la loro logistica e i loro rifornimenti, distruggere i loro depositi di munizioni, puoi farlo solo con missili a lungo raggio».