Guerra dei diplomatici tra Canada e India. La "vendetta" dopo le accuse sull'omicidio dell'attivista sikh

Il primo ministro Justin Trudeau ha detto che il Paese sta indagando su «accuse credibili» che collegano Nuova Delhi all’uccisione a giugno del cittadino canadese e importante leader sikh, Hardeep Singh Nijjar

Guerra dei diplomatici tra Canada e India. La "vendetta" dopo le accuse sull'omicidio dell'attivista sikh
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Martedì 19 Settembre 2023, 10:01 - Ultimo aggiornamento: 14:47

L'accusa del Canada, secondo cui l'India sarebbe coinvolta nell'assassinio di un attivista sikh sul suo territorio, ha scatenato uno scontro tra Ottawa e Nuova Delhi che hanno espulso diplomatici di alto livello, con chiare ripercussioni tra le relazioni dei due Paesi. Una sorta di "vendetta", che la Cnn ha definito «occhio per occhio», dopo che il primo ministro Justin Trudeau ha detto che il Canada stava indagando su «accuse credibili» che collegano l’India all’uccisione a giugno del cittadino canadese e importante leader sikh, Hardeep Singh Nijjar.

«Nelle ultime settimane, le agenzie di sicurezza canadesi hanno perseguito attivamente accuse credibili di un potenziale legame tra agenti del governo indiano e l'uccisione del cittadino canadese Hardeep Singh Nijjar», ha detto Trudeau lunedì in parlamento, aggiungendo che il suo governo prenderebbe tutte le misure necessarie «per chiedere conto agli autori di questo omicidio».

Il Canada ha dichiarato di aver cacciato un diplomatico indiano, che il ministro degli Esteri Mélanie Joly ha descritto come il capo dell'agenzia di intelligence indiana nel paese. «Oggi agiamo espellendo un diplomatico chiave, ma andremo a fondo della questione», ha detto ai giornalisti a Ottawa, aggiungendo che Trudeau ha sollevato la questione sia con il presidente americano Joe Biden che con il primo ministro britannico Rishi Sunak.

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La risposta dell'India

Martedì il ministero degli Esteri indiano ha risposto espellendo un alto diplomatico canadese con sede in India. «Al diplomatico interessato è stato chiesto di lasciare l'India entro i prossimi cinque giorni -. La decisione riflette la crescente preoccupazione del governo indiano per l'interferenza dei diplomatici canadesi nelle nostre questioni interne e il loro coinvolgimento in attività anti-India».

Chi era Nijjar

Nijjar era un importante leader sikh del Canada occidentale e, secondo la polizia locale, è stato ucciso a colpi di arma da fuoco nel suo camion a giugno da due uomini armati mascherati fuori da un tempio sikh nel Surrey, nella Columbia Britannica. La sua morte ha scioccato e indignato la comunità sikh del Canada, una delle più grandi al di fuori dell'India e che ospita oltre 770.000 membri della minoranza religiosa. Nijjar era un esplicito sostenitore della creazione di una patria Sikh separata conosciuta come Khalistan. Il movimento Khalistan è fuorilegge in India e considerato una minaccia alla sicurezza nazionale dal governo: numerosi gruppi associati al movimento sono elencati come «organizzazioni terroristiche» ai sensi della legge indiana sulle attività illegali. 

Martedì l’India ha respinto le accuse di Trudeau, definendole «assurde». «Siamo un sistema politico democratico con un forte impegno per lo stato di diritto», afferma una dichiarazione rilasciata dal ministero degli Esteri del paese. «Tali accuse infondate cercano di spostare l'attenzione dai terroristi e dagli estremisti Khalistani, a cui è stato offerto rifugio in Canada e che continuano a minacciare la sovranità e l'integrità territoriale dell'India. L’inazione del governo canadese su questo argomento è una preoccupazione di lunga data e continua». La Casa Bianca si è detta «profondamente preoccupata per le accuse a cui fa riferimento il primo ministro Trudeau», racconta la Reuters. La polizia canadese non ha ancora arrestato nessuno in relazione all'omicidio di Nijjar.

Le relazioni Canada-India

Le accuse del Canada contro il governo indiano, guidato dal primo ministro Modi, rischiano di inasprire ulteriormente le relazioni tra i due Paesi. Un accordo commerciale in corso è stato sospeso, perché ci sono «alcune questioni che destano seria preoccupazione». La questione dell'attivismo all'interno della grande diaspora sikh canadese è stata a lungo una delle fonti di tensione. Quando Modi ha ospitato i leader del G20 a Nuova Delhi all’inizio di questo mese, non ha avuto un incontro individuale con Trudeau, ma si è incontrato a margine del vertice, dove il leader indiano «ha espresso le nostre forti preoccupazioni sul proseguimento delle attività anti-India da parte di elementi estremisti in Canada».

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