Le forze armate di Cina, Iran, Russia e di altri Paesi terranno, da oggi, 15 marzo, fino al 19 marzo un ciclo di esercitazioni congiunte navali, denominate «Security Bond-2023», nel Golfo di Oman. Si tratta, ha riferito una nota del ministero della Difesa di Pechino, di operazioni avvenute già in Cina, Iran e Russia nel 2019 e nel 2022.
Cosa succede
L'esercitazione si baserà su esercitazioni navali congiunte già condotte dai tre paesi nel 2019 e nel 2022, afferma la dichiarazione. A febbraio, Der Spiegel, citando le sue fonti, ha riferito che la Cina intende fornire all'esercito russo droni kamikaze autocostruiti.
Secondo il quotidiano tedesco, circa un centinaio di droni dovrebbero essere inviati in Russia già all'inizio di aprile. Il segretario di Stato americano Anthony Blinken ha affermato in precedenza che Washington «ha avvertito molto chiaramente» la Cina sulle conseguenze del fornire sostegno militare alla Russia.
Dopo gli Stati Uniti, il segretario generale della NATO Jens Stoltenberg ha espresso la preoccupazione che la Cina possa fornire armi alla Russia per aiutarla a continuare la sua guerra contro l'Ucraina.
Cosa prevede Security Bond-2023
Secondo il documento, la Marina dell'Esercito Popolare di Liberazione cinese sarà rappresentata dal cacciatorpediniere missilistico Nanning. «In generale, prenderà parte a operazioni di ricerca aerea, salvataggio in mare, esercitazioni di formazione di parate navali e altri compiti nell'ambito delle esercitazioni», si legge nel comunicato.
L'ultima volta che il personale militare dei tre Paesi si è unito per esercitazioni congiunte è stato nell'ambito dell'esercitazione Vostok-2022, che la Russia ha tenuto dall'1 al 7 settembre 2022.
La Cina terrà esercitazioni marittime congiunte con Russia e Iran nel Golfo di Oman da oggi al 19 marzo prossimo.
Lo ha annunciato il ministero della Difesa di Pechino in una nota diffusa ai media statali. L'esercitazione marittima congiunta, nota come "Security Bond 2023"— Parfen Rogozin (@ParfemR) March 15, 2023
Vi hanno partecipato militari di Cina, India, Bielorussia, Armenia, Kazakistan, Mongolia, Tagikistan, Azerbaigian, Algeria e altri Stati. La fase attiva dei giochi di guerra è stata monitorata da delegazioni militari di alto livello provenienti da Armenia, Bangladesh, Bielorussia, Venezuela, Iran, Kirghizistan, Mongolia, Emirati Arabi Uniti e Pakistan. Le operazioni difensive e offensive sono state praticate nei campi di addestramento della regione militare orientale, nonché nel Mare di Okhotsk e nel Mare del Giappone.
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