Biden e le accuse di molestie sulle donne, la storia di una foto: da atto di solidarietà a gesto sconveniente

Biden e le accuse di molestie sulle donne, la storia di una foto: da atto di solidarietà a gesto sconveniente
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Venerdì 5 Aprile 2019, 19:10
Quando questa foto venne diffusa, nel 2016, contribuì ad accrescere la popolarità di Joe Biden: si dimostrava ancora una volta la grande umanità dell'allora vicepresidente degli Stati Uniti, capace di esprimere una così affettuosa solidarietà a una ragazza che soffriva per la morte di una compagna d'università, suicida dopo aver subito un'aggressione sessuale. Tre anni dopo, nell'era del #metoo, quella stessa foto è diventata un atto d'accusa nei confronti del favorito numero uno nella prossima corsa alla Casa Bianca. A creare il caso è stata Sofie Karasek, la ragazza che compare nella foto insieme a Biden. Oggi Sofie è una delle sette donne che nei giorni scorsi hanno rimproverano all'esponente democratico di averle accostate con un contatto fisico a loro giudizio eccessivo.

«Avrebbe dovuto chiedermi il permesso di abbracciarmi» dichiara oggi la ragazza. L'episodio risale alla notte degli Oscar del 2016. In quella edizione degli Academy, la popstar Lady Gaga portò sul palco 51 donne vittime di abusi e molestie. Sofie fu chiamata per ricordare Megan Rondini, studentessa che si uccise dopo uno stupro. In quella occasione ci fu l'incontro con Biden, e il momento immortalato dalla foto, che la ragazza ricorda così: «Si chinò verso di me, mi prese le mani e mise la sua fronte sulla mia. Fui colta di sorpresa, evitai di incrociare gli sguardi, non pensai che volesse baciarmi, ma sentivo che se i nostri sguardi si fossero incrociati la cosa non era esclusa.
Era una situazione non voluta e strana mi sentivo a disagio». Karesek racconta come inizialmente quella foto la rese fiera, perché divenne subito virale come simbolo della solidarietà del vicepresidente con le vittime di violenze sessuali.


«Il me too non era ancora esploso non c'era lo spazio per una discussione su quale livello di affettuosità fosse appropriato tra una 22enne ed un vice presidente», scrive oggi Sofie, che nel frattempo è diventata un'attivista dei gruppi che si battono contro la violenza sulle donne. Due mesi dopo gli Oscar, ad un'altra manifestazione  la ragazza incontrò di nuovo Biden e in quell'occasione riparlò con lui della famosa fotografia: «La nostra iterazione fu completamente normale e mi sentivo orgogliosa» ammette. Ma poi aggiunge: «Man mano che il tempo passava, incominciavo a sentire un senso di vergogna nel guardare quella foto» che alla fine ha tolto dalla mensola dove l'aveva esposta. «Benché fatto con le migliori intenzioni, il gesto di Biden è stato paternalistico, forse voleva comportarsi da padre o da nonno - conclude - ma non mi ha mai chiesto se fossi d'accordo. Se avesse detto va bene se ti abbraccio?, io avrei risposto certo, ma non l'ha fatto».
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