Asilo non ammette una bimba con malformazione al cranio: «Spaventa gli altri piccoli»

Asilo non ammette una bimba con malformazione al cranio: «Spaventa gli altri piccoli»
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Giovedì 26 Settembre 2019, 17:45 - Ultimo aggiornamento: 28 Febbraio, 19:39

I genitori volevano iscriverla all'asilo, come tutti gli altri bambini, così che potesse crescere nel modo più normale possibile. Però per la piccola Sofya Zakharova, 2 anni, tutto è un po' più difficle che per gli altri. Alla bambina, nata con una malformazione del cranio, è stato negato l'accesso alla struttura infantile fino a quando non si sottoporrà a un intervento chirurgico per renderla uguale a tutti gli altri. La motivazione? La sua diversità nell'aspetto fisico potrebbe spaventare gli altri bambini.
 


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La storia viene dalla Russia. I genitori, Svetlana Gizatullina e Rasul, che vivono in una piccola casa nel villaggio di Alatany, senza riscaldamento centrale nè acqua corrente, avrebbero già sottoposto la figlia alle cure di cui ha bisogno, se solo potessero permetterselo. Le loro condizioni economiche infatti rendono difficile trovare un dottore disposto a eseguire la complicata operazione che aiuterebbe Sofya a entrare all'asilo. Nel mentre, però, il tempo stringe. L'esperta di psicologia infantile Ekaterina Belan ha infatti detto ai reporter delle zona che, se la piccola non inizierà ad avere dei rapporti con bambini della sua stessa età, il suo sviluppo psichico potrebbe risentirne in maniera permanente.

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La storia ha fatto il giro dei media russi e, anche se per ora la piccola non avrà accesso all'asilo, qualcosa si sta muovendo nella giusta direzione. La visibilità mediatica che il polverone sollevato dall'incidente ha regalato alla famiglia ha fatto sì che l'associazione benefica Rainbow of Goodness si sia interessata alla storia di Sofya. Così Radiy Khabirov, il governatore della Baschiria, la regione russa dove vive la famiglia, ha dichiarato che le autorità stanno cercando di trovare quantomeno un appartamento con il riscaldamento dove la bimba possa affrontare l'imminente rigidità dell'inverno russo. Ha poi aggiunto, riguardo al rifiuto ricevuto dall'asilo, che «è chiaro che i diritti della piccola e dei suoi genitori siano già stati violati. Adesso la questione passerà alle sedi legali appropriate». 

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