Stati Uniti, la retromarcia sulle armi: 500 dollari a chi riconsegna pistole e fucili

Nello Stato di New York parte la campagna per il riacquisto delle armi. Oltre novemila quelle restituite da sabato

Stati Uniti, la retromarcia sulle armi: 500 dollari a chi riconsegna pistole e fucili
di Gianluca Cordella
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Mercoledì 3 Maggio 2023, 17:07 - Ultimo aggiornamento: 5 Maggio, 08:47

Forse non sarà una retromarcia vera e propria, ma un segnale lo è sicuramente. La riflessione degli Stati Uniti, dopo l'incredibile e drammatica successione di tragedie delle ultime due settimane, inizia da New York dove sabato è stata avviata la campagna di incentivi per la riconsegna delle armi. Ai cittadini che hanno “dismesso” pistole e fucili d'assalto sono stati consegnati buoni acquisto di valore variabile. Da 500 dollari per la prima arma ricosegnata e da 150 per ogni pistola aggiuntiva. Esulta il procuratore generale di New York, Letitia James, che snocciolando le cifre ha parlato di oltre 3000 pezzi che hanno lasciato le case dei cittadini. Pistole e fucili automatici hanno fatto la parte del leone, ma tante sono state anche le cosiddette “pistole fantasma”, quelle costruite con parti di armi da fuoco comprate separatamente e poi assemblate dall'acquirente.

Nove le sedi di riacquisto in attività, due delle quali a New York City. «Nelle prime tre ore abbiamo ricevuto oltre 90 pistole – ha raccontato ad ABC7 il procuratore distrettuale di Brooklyn, Eric Gonzalez - Ognuna di queste pistole è una potenziale vita salvata e una sparatoria fatale evitata».

 

Le altre iniziative

L'iniziativa ha portato con sé altri programmi simili come quello lanciato dal dipartimento di polizia di New York City chiamato “Cash for Guns”: il funzionamento è simile all'iniziativa di sabato, 200 dollari a chiunque consegni un'arma. Per incentivare la riconsegna chi usufruisce del programma non è costretto a identificarsi, né a rispondere a questionari da parte della polizia. Lo sbocciare di queste iniziative è la risposta ai numeri, tragici, che raccontano ormai di 13.839 vittime della violenza armata dall'inizio dell'anno. E, secondo il Gun Violence Archive, il suicidio ha rappresentato 7.920 di quei decessi, mentre ben 5.919 sono le persone morte per omicidio, strage o sparatorie involontarie.

Una situazione che ormai ha alzato il livello di allerta in tutti gli Stati Uniti. A Flint, cittadina del Michigan, ad esempio, per paura delle stragi tra i banchi in tutte le scuole pubbliche è stato vietato l'uso degli zaini. «In tutto il Paese assistiamo ad un aumento dei comportamenti pericolosi, con armi che vengono portate nelle scuole di tutti i livelli - hanno spiegato le autorità scolastiche in una lettera ai genitori - Gli zaini rendono più facile nascondere armi che possono essere smontate e nascoste in tasche interne o tra i libri ed altri oggetti».

Uno scenario che va ben oltre le stragi più tragiche e che si lega invece alla tendenza degli studenti di portare armi con sé: la scorsa settimana uno studente di una scuola superiore di Knoxville, in Tennessee, è stato arrestato dopo che dalla pistola che aveva nello zaino è partito un colpo che ha ferito un professore.

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