Bimbo di 4 anni muore annegato in piscina a Kos: «È uscito mentre i genitori dormivano»
Un bersaglio facile, dunque. Perché la giovane Cynthia Hoffman è stata scelta a mente fredda dalla sua aguzzina, la 18enne Denali Brehmer, che si è fatta aiutare dal 19enne Caleb Leyland e dal 16enne Kayden McIntosh. L’operazione omicida, avvenuta in Alaska il 2 giugno, è stata ideata per istigazione di un uomo, “Tyler”, che Denali aveva conosciuto in un social e che si era finto un milionario. L’uomo, che si è poi scoperto essere invece il 21enne disoccupato Darin Schilmiller, domiciliato all’altro capo dell’America, in Indiana, aveva convinto la giovane a compiere l’omicidio: «Voglio seguire tutto minuto per minuto, e ti darò nove milioni di dollari» le aveva detto il finto Tyler. E lei c’era cascata, credendo che il “milionario” l’avrebbe poi sposata e le avrebbe fatto fare la dolce vita.
Un caso di plagio psicologico, che si è però esteso anche ai due ragazzi complici dell’omicidio, con i quali Denali aveva promesso di dividere i 9 milioni di dollari. Il terzetto ha invitato l’innocente Cynthia a fare una passeggiata, e l’hanno portata in un bosco, le hanno legato mani e piedi con un nastro adesivo, e tappato la bocca. Poi le hanno sparato alla nuca. E hanno buttato il corpo nel fiume Eklutna, a circa 30 chilometri a nord est di Anchorage. Il tutto sarebbe avvenuto mentre Denali era in comunicazione via smartphone con il suo interlocutore in Indiana.
L’inchiesta ha portato alla luce lentamente la verità. Inizialmente i tre giovani avevano sostenuto di aver perso traccia dell’amica Cynthia, e anzi avevano anche scritto alla famiglia della loro vittima, augurandosi che venisse presto «ritrovata sana e salva». Ma lo studio del cellulare di Denali ha rivelato molti scambi di messaggi con “Tyler” in Indiana e numerose foto di pornografia infantile, che la giovane aveva realizzato con una bambina di 8 anni, e spedito all’uomo, su sua richiesta.
Partendo da questo turpe collegamento, il resto è stato ricostruito facilmente. Poco prima che la polizia l’arrestasse, Denali ha mandato in giro un filmato in cui diceva: «Ho sbagliato tutto, mi spiace, chiedo scusa. Se potessi tornare indietro, cambierei tutto».
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