I Paesi del G7 e l'Unesco a Parigi: «Più istruzione per le donne, il nostro avvenire»

I Paesi del G7 e l'Unesco a Parigi: «Più istruzione per le donne, il nostro avvenire»
di Alessandra Spinelli
2 Minuti di Lettura
Giovedì 4 Luglio 2019, 17:25

 «La sua istruzione il nostro avvenire» : è questo il titolo dell'iniziativa cardine della prima Conferenza internazionale promossa dai Paesi del G7 e dall'Unesco per sostenere l'educazione femminile soprattutto nei Paesi in via di sviluppo a cominciare dall'Africa. Per la prima volta infatti, domani a Parigi, i ministri dell'Istruzione di Germania, Canada, Stati Uniti, Francia, Italia, Giappone e Regno Unito si ritroveranno attorno a un tavolo con l'intento di firmare un documento per una mobilitazione globale perché anche le ragazze, nel mondo, abbiano un'educazione di qualità e possibilità di accedere a corsi di formazione professionali.

Tra i presenti ci sarà anche il premio Nobel per la Pace, Malala Yousafzai, testimonial vivente dell'importanza dell'educazione. Ma il titolo della conferenza  "Innovare per emancipare le donne"  contiene qualcosa di più: alle donne, alla loro emancipazione, viene affidato la possibilità di un futuro migliore e non solo per sé attraverso l'innovazione.   

 Al di là dell'aumento degli investimenti, l'obiettivo principale sarà insistere su un maggiore impegno politico e legislativo per affrontare e contrastare le norme e gli atteggiamenti negativi di genere. Un esempio è il mondo dell'istruzione che rimane una professione a maggioranza femminile, ma dove le posizioni di leadership sono detenute dagli uomini. In 28 Paesi il 70% degli insegnanti sono donne ma tra i presidi solo il 53% è donna. Al di là della scuola, permangono le disuguaglianze nei corsi tecnici e professionali che rimangono roccaforti maschili. Solo un quarto degli iscritti ai corsi universitari di tecnologia, ingegneria e informatica sono donne.

Alla conferenza di domani a Parigi sono stati invitati anche i ministri dell'istruzione dei Paesi del G5 Sahel(Burkina Faso, Mali, Mauritanie, Niger, Tchad). Ad aprire la conferenza sarà la Direttrice dell'Unesco Audrey Azoulay,  una delle più attive a livello mondiale nella lotta contro il gender gap, a chiuderla sarà invece il Presidente Macron. 

© RIPRODUZIONE RISERVATA