Genitori uccisi, il perito: «Anche la figlia è una vittima del fidanzato»

Genitori uccisi, il perito: «Anche la figlia è una vittima del fidanzato»
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Giovedì 9 Giugno 2016, 10:34
«È una ragazza che ha avuto un forte conflitto adolescenziale con i propri genitori e che non ha saputo fare i conti con quello che era veramente Antonio. Nonostante questo, posso dire che in lei non è mai comparso un desiderio di annientamento. Anche lei è una vittima del fidanzato». È questa la summa della perizia che lo psicoterapeuta torinese Claudio Foti ha presentato al Tribunale dei Minori di Ancona. In udienza, davanti al gup Francesca Giaquinto e al pm Giovanna Lebboroni, il consulente della difesa ha esposto i punti salienti della relazione formulata dopo dodici ore complessive di colloquio avute con la 16enne accusata di aver partecipato all’omicidio dei suoi genitori, uccisi dall’allora fidanzato Antonio Tagliata.

Sono due gli aspetti fondamentali che caratterizzano, secondo l’esperto, la personalità della 16enne, ieri presente in aula: «una profonda immaturità e una dipendenza affettiva. Lei ha la tendenza a riempire il vuoto che ha dentro di sé instaurando relazioni di dipendenza nella quali esalta in maniera non realistica le qualità affettive e protettive dell’altro». È con l’idealizzazione della figura del 19enne boxeur che la minore sarebbe riuscita a risolvere i problemi che aveva maturato sotto il tetto famigliare. Nonostante i conflitti, però, dagli esami clinici è emerso che «in tutta la storia della ragazza, nelle relazioni coi genitori e in quella con l’ex fidanzato, il vuoto affettivo non coincide mai una componente distruttiva e un desiderio di annientamento». Insomma, la studentessa di biologia non avrebbe avuto un ruolo fondamentale nel disegno criminoso messo in atto da Antonio, ma neanche le “armi” sufficienti per sottrarsi al delitto. «Secondo me – prosegue il consulente – è anche una vittima della situazione che si è creata e la dipendenza affettiva non l’ha aiutata a distinguere l’oggettività della persona di cui si era innamorata. Non è possibile, e sfido chiunque a dimostrarlo, che lei sia stata l’elemento trainante della vicenda».

Antonio Tagliata, lo scorso novembre, avrebbe ucciso i genitori di lei a colpi di pistola perchè si opponevano alla loro storia d'amore. Poi la fuga con la fidanzatina, finita alla stazione ferroviaria di Falconara.
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