Attraverso Matrioska - il teatro come strumento di prevenzione e riabilitazione del disagio psichico, coordinato dalla Asl di Latina attraverso il centro di salute mentale e dalla sezione educativa del carcere di Latina, Anna, Agnese, Alfia, Antonietta, Imma, Lucia, Maria, Maria Grazia e Susy – questi i nomi delle detenute-attrici - hanno preparato lo spettacolo, grazie alla regia di Ludovica Andò, con la collaborazione artistica di Marianna Arbia, la direzione musicale di Antonella Talamonti, la scenografia di Francesco Giannini e l’organizzazione di Cristiana Lucentini.
“Grazie per essere qui – ha detto Nadia Fontana, direttrice del carcere, rivolgendosi al pubblico in sala, da un lato adibita a teatro e dall'altro a cappella per le funzioni religiose – E’ un segno di forte vicinanza. Le ragazze si sono molto impegnate nell'arco di quest'anno”. “Si vede da questo spazio (il teatro del carcere, ndr) che l’area educativa della casa circondariale ci tiene a questo progetto, che ha contribuito al progresso personale delle donne e a far crescere la fiducia tra noi e in loro stesse”.
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