Gli incarichi nella sezione fallimentare erano occasione per «retrocedere» parte delle somme liquidate ai professionisti al giudice. Emerge dagli interrogatori, però, che molti altri commercialisti e avvocati erano soliti fare regali di valore al giudice dopo aver ottenuto incarichi.
A proposito di soldi spunta un misterioso politico. Ne parla Marco Viola, uno dei principali indagati, riferendosi alla procedura del Consorzio costruttori pontini. In quel fallimento c’erano solo crediti del gruppo Pizzarotti di Parma e il politico - del quale non conosce il nome - avrebbe preteso 50.000 euro in cambio del suo interessamento. Viola riferisce le parole di un altro indagato, Davide Ianiri.
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