Ponza, movida senza mascherine nonostante l'ordinanza

Ponza, movida senza mascherine nonostante l'ordinanza
di Giovanni Del Giaccio
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Lunedì 26 Luglio 2021, 05:01 - Ultimo aggiornamento: 16:27

Di notte no, di giorno sì. A 24 ore dall'ordinanza emessa dal sindaco di Ponza, Francesco Ferraiuolo, che ripristina l'uso delle mascherine all'aperto, i comportamenti sono alterni. Dal tardo pomeriggio di sabato e nella notte praticamente nessuno indossava la protezione individuale, ieri mattina, invece, su corso Pisacane la maggioranza era con bocca e naso coperti.

La movida notturna, evidentemente, non vuole regole ma il rischio di contagi è elevato e per questo l'atto firmato dal primo cittadino prevede l'uso delle mascherine durante l'intera giornata «anche nei luoghi all'aperto a prescindere dalla distanza interpersonale». Obbligo del quale le persone sembrano essersi preoccupate solo ieri mattina.

Sull'isola sono presenti migliaia di turisti, le vie del centro nel corso della notte sono state prese d'assalto, gli assembramenti sono inevitabili data la conformazione delle strade, i tavoli dei locali erano stracolmi, ma veramente in pochi indossavano la protezione. Fra l'altro va considerato che l'ordinanza, adottata in via precauzionale e d'intesa con la Asl dopo un tavolo in Prefettura a Latina, non prevede sanzioni.

«Ma forse la mascherina è utile anche per non sentire la puzza che producono i cumuli di rifiuti - dice l'ex sindaco, Piero Vigorelli - siamo in una situazione di emergenza sanitaria sotto due punti di vista, quello del covid e quello dell'immondizia».

Vicenda, quest'ultima, che sta creando problemi anche in altri centri della provincia a causa della chiusura della Rida ambiente ma che a Ponza ha origini diverse, considerato che la ditta appaltatrice viene pagata a dir poco a singhiozzo. «Se non sono capaci intervenisse il prefetto, mandassero l'esercito, facessero quello che serve - dice Umberto Di Maio, imprenditore nautico del pontile Ciccio Nero - questo scempio deve finire». Controlli? Se ne sono visti pochi e del resto di fronte agli assembramenti notturni è difficile dire a tutti di indossare la mascherina senza avere strumenti diversi dalla persuasione. Chi sceglie di non metterla, del resto, non corre pericoli di multe.

SAN FELICE
Cosa che invece è prevista al Circeo, dove la prima notte con l'obbligo ripristinato dal sindaco Giuseppe Schiboni è filata liscia e senza multe. Era il primo giorno e si è scelta la linea del dialogo, «agli avventori del centro sprovvisti di dispositivi di protezione individuale - spiegano dal Comune - il personale del comando vigili urbani e i vigilantes incaricati per la salvaguardia dei beni monumentali del centro hanno consegnato le mascherine».

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