Sono trent'anni che è stata affondata al largo del porto di San Felice Circeo. Trentanni in cui è diventata una delle mete preferite dei sub che frequentano la costa pontina. Ieri un piccolo corteo di barche guidate dalla motovedetta della Capitaneria di porto, la 736 Cp e con l'ausilio dei natanti della Cooperativa Ormeggiatori Circeo I, ha raggiunto la Secchitella e dato vita ad una breve e sentita cerimonia lanciando in mare una corona di fiori. C'erano il sindaco di San Felice Circeo, Giuseppe Schiboni e la delegata Monia Di Cosimo. La statua bronzea del Cristo fu inabissata il 25 aprile del 1992. Realizzata in bronzo é alta un metro e ottanta ed é ancorata ad un basamento di cemento armato ad una profondità di 18 metri, su un fondale dove ondeggia la Posidonia. Il luogo é individuabile grazie ad un gavitello di segnalazione (coordinate N.41 12 34 E 13 06 35).
In questi trentanni le immersioni al Cristo del Circeo sono una delle mete predilette dei sub. Addirittura nel 2011 una coppia di Velletri volle celebrare il matrimonio proprio lì, a due miglia dalla costa. E sono stati tanti poi ad imitarli. «La statua è uno dei nostri simboli - ha sottolineato più volte il sindaco Giuseppe Schiboni - In questi anni, ha favorito la creazione di un flusso turistico nuovo e di una piccola economia, nell'ottica del nostro modello di sviluppo, che punta alla valorizzazione di uno dei mari più belli d'Italia anche fuori stagione».
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