Ditte che abbandonano, materie prime in ritardo a causa della carenza delle stesse a livello mondiale: risultato, i lavori alla Biblioteca comunale centrale di Latina Aldo Manuzio, chiusa da anni, vanno lunghi e la Regione Lazio chiede ora spiegazioni, pena l'estromissione dall'organizzazione bibliotecaria regionale. Solo un rischio, al momento, per scongiurare il quale il Comune sta provvedendo, predisponendo una relazione e chiedendo una proroga fino a fine anno.
LA NOTA
La nota dell'Area per i Servizi culturali e promozione della lettura della Regione è giunta in Comune il 5 maggio, come segnalato dall'opposizione di centrodestra in Consiglio comunale (FdI, Lega, Latina nel cuore). Secondo l'opposizione, sarebbe stata notificata al Comune «la non ammissibilità della domanda per l'accreditamento ai servizi culturali della Regione, a causa del mancato possesso dei requisiti obbligatori A1 della biblioteca: a mancare è la Cpi (certificazione prevenzione incendi, ndr) da parte dei Vigili del fuoco. La norma attribuisce dieci giorni all'amministrazione per produrre osservazioni per iscritto, corredate da documenti». Il centrodestra quindi rivolge «un appello a tutti i consiglieri regionali eletti nel collegio della nostra Provincia perché tutelino con ogni loro forza la biblioteca della città capoluogo».
RELAZIONE
In Comune però si sta già operando: ieri si è svolta una riunione tra tecnici degli assessorati Cultura e Lavori pubblici, e stamattina sarà già pronta una prima bozza della relazione, da inviare in Regione.
«Ci danno dieci giorni per le osservazioni, e noi le presenteremo», spiega l'assessore ai Lavori pubblici, Pietro Caschera: «Saranno molto corpose e riguarderanno molti aspetti». Gli fa eco l'assessore alla Cultura, Laura Pazienti, che conferma: «È vero che la Regione ha mandato la nota, ma come fa ogni anno in questo momento: è il periodo in cui si esegue il controllo delle biblioteche presenti nel circuito regionale. Siccome è già il secondo anno che otteniamo una proroga, grazie anche alle numerose attività presenti nelle sedi distaccate, come Latina Scalo, ora Regione vuole sapere fino in fondo il cronoprogramma strutturale, a che punto sono i lavori e quali siano le difficoltà oggettive fino a questo punto. Prepareremo la relazione e tenderemo a chiedere una proroga fino a fine anno, per essere sicuri di rientrare nei tempi, anche per quanto concerne i sopralluoghi dei Vigili del fuoco».
Il ritardo dei lavori è stato dovuto in particolare «a una prima ditta che ha abbandonato le operazioni, con la necessità di trovarne un'altra, e anche per la sopraggiunta carenza di materiali».