Uccisa dal fidanzato durante il lockdown, riceve la laurea dopo la morte. «Voleva diventare una pediatra»

Lorena, uccisa dal fidanzato durante il lockdown, riceve la laurea dopo la morte. «Voleva diventare una pediatra»
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Mercoledì 21 Ottobre 2020, 11:58 - Ultimo aggiornamento: 23 Ottobre, 12:54

Sognava di diventare una pediatra Lorena Quaranta, 27 anni, studentessa di medicina all'Università di Messina. Sognava, perché lo scorso 31 marzo - in pieno lockdown - il suo fidanzato le ha tolto la vita. L'ateneo siciliano ha deciso di realizzare comunque quel sogno, proclamando Lorena dottoressa in Medicina e Chirurgia con la votazione di 110 e lode. La pergamena di laurea è stata consegnata, nel corso di una cerimonia in Aula Magna, alla famiglia della ragazza.

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La tesi di Lorena, dal titolo «Immunodeficienze selettive: la candidiasi mucocutanea cronica», è stata discussa dall'amica e collega Vittoria Patorno e valutata dalla commissione presieduta dal Rettore dell'Università, Salvatore Cuzzocrea.

Insomma, una laurea a tutti gli effetti, con tanto di relatore, parenti e colleghi presenti alla cerimonia.

Il relatore della tesi di Lorena, il prof. Carmelo Damiano Salpietro, ha così ricordato la giovane durante la seduta: «La cosa che più ricordo di lei era il suo entusiasmo per ciò che stava facendo. Quando è stata accolta in reparto ha subito simpatizzato con i colleghi e con i pazienti, soprattutto quelli più piccoli. A Natale mi fece recapitare un biglietto d'auguri in cui mi svelò il suo più grande sogno, cioè diventare pediatra. Sono sicuro che lo avrebbe realizzato e sarebbe stata bravissima, preparata e competente, come lo è stata durante le ricerche per la sua tesi».

Lorena Quarante era originaria di Favara (Agrigento), è stata strangolata da quello che era il suo fidanzato, Antonio De Pace, studente in Odontoiatria, calabrese di Vibo Valentia. Stavano insieme da tre anni, a settembre dello scorso anno erano andati a vivere insieme a Furci Siculo, in provincia di Messina.

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