Maria Chiara, morta per l'eroina in regalo. Si aggrava la posizione del fidanzato: «Omicidio preterintenzionale»

Morta per l'eroina in regalo, si aggrava la posizione del fidanzato: «Omicidio preterintenzionale»
di Nicoletta Gigli
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Martedì 13 Ottobre 2020, 21:37 - Ultimo aggiornamento: 14 Ottobre, 09:50

TERNI Non più l’omissione di soccorso ma l’omicidio preterintenzionale. E’ questa l’ipotesi di reato che ora la procura ternana contesta a Francesco Gnucci per la morte della fidanzata, stroncata da un’overdose dopo aver festeggiato il suo diciottesimo compleanno. In queste ore l’appartamento di via delle Rimembranze, quello in cui sabato mattina si è consumato un dramma inconsolabile, è stato posto sotto sequestro. Sono le nove e Maria Chiara Previtali, che da tre mesi è la ragazza di Francesco, non si sveglia.

Lui immagina subito quali possano essere le cause del malore.

Agli investigatori dirà di aver fatto tutto quel che poteva per salvarla. Racconterà di averla presa su di peso per portarla in bagno, di aver tentato la respirazione bocca a bocca e il massaggio cardiaco ma lei non dava segni di vita. Ad ucciderla, ricostruiranno gli investigatori dell’arma coordinati dal pm, Camilla Coraggio, una dose letale di eroina. Quel buco di coppia organizzato per festeggiare i 18 anni di lei, il primo per Maria Chiara, purtroppo sarà senza ritorno. Nel fascicolo aperto dalla procura ternana subito dopo il decesso della giovanissima amerina, accanto all’omicidio preterintenzionale contestato al fidanzato, c’è l’ipotesi di reato di “morte come conseguenza di altro delitto” contro ignoti. Quei pusher incontrati nella capitale cui gli investigatori stannon dando la caccia. Che la sua posizione si aggrava, probabilmente per le sue condotte attive nel momento in cui Maria Chiara ha assunto quella dose maledetta di eroina, il 21enne lo scopre nel momento in cui viene convocato in caserma.

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Gli viene comunicato che può nominare un perito che prenda parte all’autopsia e gli vengono notificate la convalida del sequestro del suo cellulare e della casa dove vive. E quell’iscrizione nel registro degli indagati con l’ipotesi di reato di omicidio preterintenzionale scaturita dalle serrate indagini portate avanti dai carabinieri di Terni e Amelia sotto il coordinamento del sostituto procuratore, Camilla Coraggio. Questa mattina ci sarà l’affidamento dell’incarico al perito scelto dalla procura per l’autopsia, che probabilmente si svolgerà giovedì mattina a Spoleto. Alle operazioni peritali prenderanno parte il medico legale, Mauro Bacci, il consulente nominato dall’avvocato, Manlio Morcella per conto della famiglia della giovanissima vittima, e Laura Paglicci Reattelli, nominata dall’avvocato Francesca Carcascio, legale di Gnucci. In quella sede sarà svolta anche la perizia tossicologica per accertare l’eventuale assunzione di altre sostanze oltre all’eroina. Accertamenti mirati saranno effettuati anche sui farmaci e sulle altre sostanze che sono state sequestrate dopo la tragedia a casa di Francesco. Un giovane conosciuto alle forze dell’ordine come assuntore di stupefacenti. Con alle spalle qualche vecchia segnalazione amministrativa al tribunale dei minorenni e qualche piccolo “inciampo” con la giustizia.

 

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