Smart working e casa a 1 euro per combattere lo spopolamento. A Ollolai (Barbagia) la prima «nomade digitale» arriva dalla California

La storia di Clarese Partis, 39 anni, designer dell'agenzia User Experience. Ci sono altri 1.100 candidati

Lavoro in smart working per combattere lo spopolamento. A Ollolai (Barbagia) la prima nomade digitale: i candidati sono più di 1100
di Marta Giusti
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Venerdì 1 Settembre 2023, 13:59 - Ultimo aggiornamento: 15:21

Paesi italiani svuotati, le soluzioni case a 1 euro e smart working. È una designer americana la prima nomade digitale approdata a Ollolai, paese della Barbagia di 1.200 abitanti nel cuore della Sardegna, con il progetto «Work from Ollolai/Traballa dae Ollolai», promosso dal comune per combattere lo spopolamento, in collaborazione con l'associazione culturale Sa Mata.

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La mission

L'obiettivo è quello di sviluppare una rete di residenze internazionali a favore di professionisti che vivranno e lavoreranno nel paese della Sardegna grazie allo smart working. Clarese Partis, 39 anni, designer dell'agenzia User Experience, viene dalla California e ha risposto alla chiamata insieme ad altri 1.112 candidati, compilando la richiesta all'interno del portale dedicato.

Il progetto dell'amministrazione comunale incentiva gli arrivi proponendo una casa al prezzo simbolico di 1 euro al mese, sulla scia di un'idea che il comune ha avviato qualche qualche anno fa: con cento centesimi a Ollolai si può acquistare una casa disabitata, a patto che la si ristrutturi e la si abiti, incrementando così popolazione e ricadute economiche.

L'obiettivo

«Il mio obiettivo - racconta all'ANSA Clarese Partis, che da due anni lavora da remoto come nomade digitale - è quello di fare il mio lavoro ovunque mi trovi servendomi della rete e delle nuove tecnologie.

Quando si è presentata l'opportunità di partire per Ollolai ero entusiasta di venire per godere di una nuova natura, delle montagne e dall'aria fresca. Ci sono da pochi giorni e ci starò un mese, ma devo dire che vivere qui è meglio di quanto mi aspettassi e l'accoglienza è stata calorosissima. C'è così tanto da esplorare in Sardegna e sono felice di immergermi all'interno dell'isola e nella sua cultura».

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Le parole del sindaco

«Accogliamo a braccia aperte Clarese». Lo dichiara il Sindaco Francesco Columbu. “La sua presenza insieme a quella degli altri professionisti che arriveranno nei prossimi mesi, rivitalizzeranno il paese, un bel posto in cui vivere e lavorare da remoto con uno stile di vita fatto di natura, tranquillità, di cibo sano, di tradizioni, di comunità accogliente, di belle relazioni interpersonali per generare poi un passaparola che porterà ulteriori possibilità di crescita e scambio per gli abitanti».

«Più di 1000 richieste – dichiara Veronica Matta, presidente di Sa Mata e direttrice del progetto – provenienti da tutto il mondo per accedere al progetto: dal Perù al Messico, dal sud-Africa all’India, dall’Irlanda alla Germania fino alla Russia e alla Polonia. Tanti i nomadi digitali che girano il mondo lavorando sul web – spiega Matta – ma non potremo soddisfare tutti coloro che hanno chiesto di partecipare. Ad oggi infatti sono già 50 le nazioni del mondo che concedono visti speciali e agevolazioni fiscali per i nomadi digitali, ma in Italia il DL appare ancora troppo nebuloso e non attuativo».

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