Nonna si butta sotto un tir per salvare il nipote, travolta e uccisa. Stava accompagnando il bimbo a scuola

L'incindente in provincia di Lecco. Il mezzo pesante guidato da un autista spagnolo

Nonna si butta sotto un tir per salvare il nipote, travolta e uccisa. Stava accompagnando il bimbo a scuola
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Lunedì 9 Gennaio 2023, 12:25 - Ultimo aggiornamento: 25 Febbraio, 15:54

Non ha esitato a far scudo al nipote con il suo corpo, perdendo la vita per salvare quella del piccolo: è morta così, questa mattina mentre accompagnava il bambino a scuola, al rientro dopo le vacanze di Natale, una pensionata di 73 anni. Carla Viganò, questo il nome della donna morta stamattina a Casatenovo, popoloso centro della Brianza lecchese, era residente nella zona e stava accompagnando il piccolo, di 8 anni, alla vicina scuola primaria. L'investimento mortale è avvenuto tra la Provinciale 51 e via San Gaetano, nella frazione Rogoredo di Casatenovo.

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L'incidente

La donna, mentre tentava di attraversare sulle strisce, è stata investita dalla parte laterale di un camion proveniente dalla Spagna, il cui autista stava effettuando una manovra di svolta nella frazione.

Niente da fare per la 73enne, anche se prontamente soccorsa per prima da un'infermiera appena smontata dal turno di lavoro. Illeso invece il nipotino, preso in consegna dagli altri soccorritori giunti sul posto, subito dopo l'incidente. Sulla dinamica dell'incidente indagano i carabinieri. Oggi intanto è' stato dimesso uno dei sette giovani feriti all'alba di ieri nell'incidente avvenuto sulla strada provinciale alle porte di Andria, nel quale sono morti due ragazzi, il 22enne Giuseppe Matera, e il 29enne Alessio Beneloucif. Dopo una tac di controllo è tornato a casa il più giovane di loro, 18 anni, che era in osservazione all'ospedale di Bisceglie per trauma cranico. Restano ricoverati una 21enne, in Chirurgia toracica a Foggia; una 23enne, al Policlinico di Bari; e un altro giovane che ieri sera è stato intubato.

I numeri

Un'altra 21enne mercoledì subirà un intervento per la frattura di una vertebra. Mentre un altro 21enne è stato già operato per lesioni alla milza e al diaframma. In neurochirurgia ad Andria è ricoverato anche il 22enne che aveva riportato una emorragia cerebrale. Ieri sera, invece, due 20enni sono morti e altri tre giovani sono rimasti feriti nello schianto dell'auto su cui viaggiavano contro il guardrail di una strada arginale vicino San Donà di Piave, nel Veneziano. Maria Chiara Guida, di 20 anni, e Alessandro Polato, di 23, sono le due vittime dell'incidente. Risiedevano entrambi nella cittadina veneta dove si è verificato il sinistro, e viaggiavano sul sedile posteriore della Seat Ibiza, con cinque passeggeri in tutto, che è finita contro il troncone di un guard-rail. Il conducente del veicolo - indagato per omicidio stradale, atto dovuto a tutela delle garanzie difensive - e altri due passeggeri sono stati ricoverati in ospedale, ma non sono in pericolo di vita. I carabinieri della locale Compagnia stanno cercando di ricostruire la dinamica dell'uscita di strada, che non ha coinvolto altri veicoli: in quel momento il fondo stradale era bagnato e cadeva una fitta pioggia.

L'arteria in cui si è verificato l'incidente è molto stretta e costeggia il fiume Piave. È stato arrestato con l'accusa di omicidio stradale e posto agli arresti domiciliari l'automobilista, un parmigiano di 51 anni, che sabato mattina alle 6 alla guida della sua utilitaria ha travolto e ucciso un netturbino, dipendente della cooperativa 'Cigno Verdè, che per conto di Iren si occupa della raccolta dei rifiuti a Parma. Fin da quando è sceso dalla sua auto, l'uomo è apparso, ai colleghi della vittima, poi agli agenti della polizia stradale, visibilmente ubriaco. L'alcoltest ha confermato questa impressione ed è quindi scattato l'arresto. Lunghissima la scia di sangue sulle strade nel weekend: a perdere la vita sono state nove persone, uno di loro - un pedone investito ad Iseo - aveva appena 16 anni. Ed è terribile il bilancio dell'Asaps (Associazione Sostenitori Amici Polizia Stradale) di questa prima settimana del 2023: 14 morti, due al giorno, ovvero 10 e 4 donne.

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