Alina torna in Romania e viene uccisa dall'ex marito. Il compagno italiano: «Voglio giustizia e occuparmi delle bimbe»

La donna era stata salvata dal marciapiede dove l'aveva costretta il suo aguzzino

Alina torna in Romania e viene uccisa dall'ex marito. Il compagno italiano: «Voglio giustizia e occuparmi delle bimbe»
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Giovedì 4 Gennaio 2024, 16:40 - Ultimo aggiornamento: 16:50

Mario Zanetti aveva aiutato Alina Lacramioara Mustafa, una donna romena di origini Rom, a ritrovare un po' di serenità salvandola da una situazione difficile. Purtroppo, il giorno di Natale, Alina è stata tragicamente uccisa in Romania a Galati dal suo ex marito e aguzzino. L'uomo l'aveva convinta a trascorrere le festività in patria per poter vedere le loro figlie di 9 e 10 anni. Ora, Zanetti lancia un appello affinché la magistratura romena affronti seriamente il caso e che non venga trattato con superficialità. «I cittadini di origine Rom sono siano considerati cittadini di serie B». Alina era giunta in Italia da minorenne e aveva lavorato nei campi in Puglia, dove aveva incontrato quello che sarebbe diventato il suo carnefice. Dopo il matrimonio la coppia si era trasferita a Genova, dove iniziò l'incubo per Alina: il marito la costrinse a prostituirsi, le sottraeva il denaro e la maltrattava.

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Una notte, Mario Zanetti, tassista che lavora principalmente di notte, la trovò malmenata per terra e decise di aiutarla. La soccorse e le offrì il suo sostegno, cercando di trovarle altri lavori e prendendosi cura dei suoi figli. Nasce così prima un'amicizia e poi un amore tra loro. Zanetti, ora, è determinato a fare in modo che l'omicidio di Alina non venga trascurato e chiede che l'assassino «non esca di prigione dopo pochi giorni. Chiedo soprattutto di potermi occupare delle bambine che sono rimaste senza quell'angelo della loro mamma.

Di Alina ce ne sono tante al mondo, succubi di manipolatori che le ricattano, le picchiano e le trattano come oggetti di loro proprietà da sfruttare».

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