Roma, okay ai rifiuti in Abruzzo. Conte: «Non serve un commissario»

Roma, okay ai rifiuti in Abruzzo. Conte: «Non serve un commissario»
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Venerdì 28 Dicembre 2018, 20:52
Mentre a Roma è partita la corsa contro il tempo per rimuovere i sacchetti di immondizia dalle strade accumulati nel periodo natalizio, un primo sospiro di sollievo per la Capitale arriva dall'Abruzzo. Per un altro anno, infatti, sarà possibile conferire i rifiuti di Roma negli impianti abruzzesi. La proroga, molto attesa soprattutto dopo il maxi rogo che ha messo ko uno dei quattro impianti di trattamento della Capitale, rientra nell'accordo di programma sottoscritto da Regione Lazio e Regione Abruzzo per la gestione di 70.000 tonnellate di "tal quale". Ad ufficializzare una delle soluzioni messe in campo per inviare a trattamento parte dei rifiuti della Città Eterna è la Regione Lazio. Con l'assessore Massimiliano Valeriani che tiene a sottolineare: «Ancora una volta garantiamo una leale collaborazione al Comune. Ora auspichiamo una svolta da parte del Campidoglio».
Ad essere investito del nodo rifiuti di Roma è anche il premier Giuseppe Conte che, nel corso della conferenza di fine anno, esclude la possibilità di un commissariamento della città. «Commissariare Roma per i rifiuti? Ho appena lodato la giunta Raggi per il progetto dello stadio della Roma...la considero una provocazione - risponde il presidente del Consiglio -. I rifiuti sono un problema per Roma, riguarda Regione e Comune, il governo indirettamente, ma il ministro dell'Ambiente è già a disposizione, già lo è stato sul recente incendio (dell'impianto Tmb Salario, ndr) che ha provocato disagi. C'è un programma per i rifiuti, la sindaca Raggi non si sottrae».
Dopo la strigliata a distanza del M5S capitolino, la municipalizzata dell'Ambiente cittadina fa sapere di aver raccolto nelle ultime 24 ore complessivamente 3.100 tonnellate di rifiuti indifferenziati, mentre squadre operative sul territorio hanno rimosso rifiuti depositati intorno a circa 2.300 postazioni di cassonetti stradali. Dopo che le istantanee di cassonetti stracolmi e sacchetti in strada hanno inondato il web, gli interventi di pulizia aggiuntivi si stanno concentrando nelle zone nord e est della città. Ieri sera tardi la sindaca Virginia Raggi ha preso parte ad una assemblea pubblica molto calda in XI municipio per rassicurare i cittadini che abitano nella zona sul sito di "trasferenza" (un luogo di deposito temporaneo dei rifiuti da quando vengono scaricati dai camioncini a quando partono in direzione degli impianti) in zona Ponte Malnome, non distante da Malagrotta, l'area che per decenni ha ospitato la mega discarica di Roma ormai chiusa. Un confronto acceso, cui hanno preso parte amministrazione comunale, municipale e Ama, in cui non sono mancate contestazioni anche alla sindaca.
La preoccupazione degli abitanti dell'area è che Ponte Malnome diventi di fatto una nuova discarica.
Il Campidoglio e Ama hanno assicurato che per quel sito transiteranno al massimo 300 tonnellate al giorno e verrà usato temporaneamente per 6 mesi. Sulle criticità legate alla raccolta dei rifiuti nella Capitale da mesi, ben prima di Natale, in Procura sono stati avviati accertamenti alla luce di una serie di esposti presentati da cittadini che lamentano, in alcune zone della città, problemi e ritardi. Una situazione che si è ulteriormente complicata dopo il rogo del Tmb Salario sul quale i pm di piazzale Clodio stanno indagando per disastro colposo in un fascicolo che è ancora rubricato contro ignoti. Gli esposti depositati in Procura sono anche corredati da foto che mostrano, in alcuni casi, cassonetti stracolmi e condizioni igieniche precarie nonché ricadute anche sul decoro urbano con marciapiedi invaso dai rifiuti. L'attività istruttoria è stata affidata alla polizia municipale.
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