Giada Calanchini morta in Sardegna, il papà: «Forse si è spinta a tanto per fare impressione su di lui»

Il dolore del padre: "Non è colpa di nessuno"

Giada Calanchini morta in Sardegna, il papà: «Forse si è spinta a tanto per fare impressione su di lui»
di Alessia Marani
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Martedì 25 Aprile 2023, 06:51 - Ultimo aggiornamento: 19:26

Massimiliano sua figlia Giada Calanchini, 22 anni, è morta precipitando da una palazzina sotto gli occhi del suo ex fidanzato, in Sardegna. Ci sono indagini in corso da parte dei carabinieri e della Procura. Che cosa crede sia successo?
«Innanzitutto, non abbiamo alcun dubbio su quel ragazzo che so per certo che sta soffrendo quanto e come me che sono il padre. La loro era stata una storia difficile, complicata, Giada ci teneva tanto, aveva provato a ricostruirla nell'ultimo anno, lo so, io ero il confidente di mia figlia. So quanto lo amasse. È stato un gesto plateale da parte di mia figlia che, forse, non voleva spingersi davvero a tanto. Penso che la situazione le sia sfuggita di mano, che non sia stata in grado di gestire la situazione».
Ci sono responsabilità per questa tragedia?
«Non è colpa di nessuno, se non forse quella di noi genitori che non siamo stati capaci di proteggerla e quella sua di avere spinto al limite le sue fragilità. Lo ha fatto per amore».

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C'erano stati problemi con questo ragazzo?
«C'erano difficoltà, ma lei ci credeva tanto. Forse non è stata in grado di accettare che non andava e forse si è spinta a tanto per fare impressione su di lui».
Giada aveva lasciato Roma, i suoi amici, anche gli studi per trasferirsi in Sardegna...
«Sì, quella storia era molto importante per lei.

Ora sto tornando da Amatrice dove sono stato per avvertire i suoi nonni, io sono originario della cittadina del Reatino, ma mia figlia è cresciuta nella Capitale. Adesso c'è spazio solo per il dolore, un dolore grande, immenso. Non ho la forza per parlarne oltre, devo salire sulla nave per poterla vedere un'ultima volta».

 

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