Enrico Brizzi non pagava gli alimenti, svolgerà lavori socialmente utili

Enrico Brizzi non pagava gli alimenti, svolgerà lavori socialmente utili
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Martedì 27 Novembre 2018, 18:44
Per cinque anni, dopo il divorzio dalla moglie, non ha versato gli assegni di mantenimento all’ex coniuge e alle tre figlie. Oggi Enrico Brizzi, 44 anni, scrittore bolognese autore del romanzo cult degli anni ‘90 “Jack Frusciante è uscito dal gruppo”, ha chiesto e ottenuto dal giudice del tribunale di Bologna la messa alla prova, durante il processo che lo vede accusato del reato di violazione degli obblighi di assistenza familiare. L’istituto della messa alla prova prevede per l’imputato la sospensione del procedimento e la possibilità di svolgere per un periodo lavori di pubblica utilità in enti e associazione. L’autore ha inoltre versato all’ex moglie una cifra compresa tra i 60 e i 70.000 euro.

LA DENUNCIA
La controversia con l’ex consorte, sposata nel 2003, è cominciata sei anni fa quando la donna lo ha denunciato per il mancato pagamento dell’assegno di mantenimento mensile di circa mille euro. Lo scrittore avrebbe dovuto versare una cifra tra i 60 e i 70.000 euro dal 2012 al 2017 ma secondo l’accusa non l’ha fatto.
Nel 2016 è scattata la denuncia da parte dell’ex moglie, che ha portato al processo penale da poco approdato in tribunale: in base all’articolo 570 bis del codice penale, far mancare i mezzi di sussistenza è un reato che prevede una condanna fino a un anno di carcere. Negli ultimi mesi Brizzi ha versato quanto dovuto per gli alimenti del 2018 e ora ha onorato la parte restante. Con l’assenso del tribunale, lo scrittore dovrà svolgere lavori socialmente utili presso qualche ente o associazione per un lasso di tempo deciso dal giudice. Dopo il successo di “Jack Frusciante”, Brizzi ha scritto una quindicina di romanzi, racconti, reportage di viaggio, guide e libri per ragazzi. Ha firmato anche la sceneggiatura del suo primo libro di successo, interpretato da Stefano Accorsi e Violante Placido. Il suo ultimo romanzo, “Tu che se di me la miglior parte”, è ambientato a Bologna negli anni ‘80.
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