Verona, ragazzo chiamato "mostro" dai compagni di classe per una cicatrice. I genitori: «Lasciati soli dalla scuola»

Sul caso è stata chiesta l'apertura di un'interrogazione parlamentare per verificare il corretto agire del personale scolastico nell'affrontare il grave caso di bullismo

Verona, 12enne chiamato "mostro" dai compagni di classe costretto a cambiare scuola: «Ci hanno lasciati soli»
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Domenica 19 Marzo 2023, 17:25

Prima l'incidente stradale, di cui porta ancora le cicatrici sul volto. Poi il tormento dei bulli a scuola, che lo chiamavano "mostro". E infine il silenzio degli insegnanti, le persone che tra le mura scolastiche avrebbero dovuto proteggerlo. 

Questa la triste vicenda che sta vivendo Paolo (nome di fantasia), un ragazzino di 12 anni residente a Zimella, in provincia di Verona. Dodici mesi fa, l'adolescente è stato investito da un furgone mentre lui era a bordo del suo monopattino. Sopravvissuto per miracolo, da quel momento la sua vita si è trasformata in un inferno, fatto di umiliazioni e prese in giro da parte dei compagni di classe. 

Esasperato dalla situazione, Paolo ha deciso - in accordo con i genitori - che in quella scuola non ci sarebbe più tornato. La famiglia ha quindi deciso di far rimanere a casa il dodicenne per due settimane, prima di chiedere all'Istituto il via libera per iscriverlo in un altro istituto. 

La rabbia dei genitori: «Lasciati soli dalla scuola»

«E’ inaccettabile che nostro figlio venga deriso e chiamato “mostro” perché è rimasto sfigurato e menomato in seguito ad un incidente stradale gravissimo», sostengono i genitori, che hanno deciso di denunciare pubblicamente il caso di bullismo ai danni del figlio. «Più volte abbiamo segnalato la gravità della vicenda alla dirigenza scolastica (l’istituto comprensivo di Zimella n.d.r.) ma senza ottenere alcun riscontro” hanno detto al Corriere di Verona.

Da qui, la decisione di iscrivere il ragazzo in un'altra scuola, come hanno raccontato al Corriere del Veneto: «Vogliamo che ritrovi la serenità e che si senta protetto, non che pianga per le prese in giro e gli sbeffeggiamenti dei bulli», hanno spiegato. «È impensabile che non venga tutelato dalla scuola - e concludono, con tutta la loro profonda amarezza - ci hanno lasciati soli».

Il caso finisce in Parlamento: «Una sconfitta per la collettività»

La vicenda di Paolo è giunta all'attenzione delle più alte istituzioni dello Stato. Flavio Tosi, deputato di Forza Italia, ha presentato una domanda alla Camera per l'apertura di un’interrogazione parlamentare, in modo da sollecitare il Ministero dell’Istruzione a inviare degli ispettori nella scuola diventata un'incubo per il ragazzino.

Obiettivo dell'ispezione sarebbe quello di verificare il corretto agire del personale scolastico nell'affrontare il caso di bullismo.

In caso la richiesta venisse accolta e dovessero emergere gravi lacune, «Sarebbe gravissimo e significherebbe una sconfitta per l’intero sistema scolastico», ha riferito Tosi.

Del caso si è innteressato anche Alberto Pallotti, presidente dell'Associazione Italiana Famigliari e Vittime della Strada. Anche lui ha chiesto al Miur di effettuare un'ispezione nella scuola del 12enne, definendo l'acccaduto «una sconfitta per tutta la collettività». 

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