Mattia, Daniele, mamma Eleonora: le vittime morte al concerto di Sfera Ebbasta

Mattia, Daniele, mamma Eleonora: ecco le vittime morte al concerto di Sfera Ebbasta
di Veronica Cursi
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Sabato 8 Dicembre 2018, 10:58 - Ultimo aggiornamento: 9 Dicembre, 10:26

Mattia Orlandi, 15 anni, vestito come un trapper, la felpa col cappuccio e gli occhiali da sole, proprio come Sfera Ebbasta, il suo idolo. Non vedeva l'ora di vederlo venerdì sera alla discoteca Lanterna Azzurra di Coriandolo dove è morto, schiacciato dalla calca insieme ad altri fan come lui, ragazzini dai 14 ai 16 anni. Ci era arrivato da solo con la navetta, era la seconda volta che ci andava.

Strage in discoteca, il momento del crollo dei parapetti sotto il peso della calca

I ragazzi ballano poi il panico: il video di un papà dentro la discoteca
 

 

E poi Daniele Pongetti, 16 anni, di Senigallia, il cappellino da baseball girato all'indietro: sul suo profilo Facebook le foto della Juve, la sua squadra del cuore, i video di Fedez e J-Ax. Frasi prese da canzoni e  sogni infranti durante il crollo del parapetto fuori da quel locale. Anche lui era lì insieme a duemila persone ed è morto per la calca. L’ultima storia su Instagram pubblicata alle 21,30, mentre con gli amici aspettava il concerto.

La testimonianza choc: «Ho visto corpi accartocciati, gridavano aiuto. Io mi sono salvato»

C'erano anche tre ragazze Asia Nasoni, 14 anni di Senigallia, Emma Fabini, 14 anni, di Senigallia e Benedetta Vitali, 15 anni di Fano. La strage in discoteca è avvenuta dopo la mezzanotte e lei è tra le persone rimaste schiacciate dopo il fuggi fuggi generale scatenato, con molte probabilità, dalla liberazione nell'aria di uno spray al peperoncino. 

Tra le vittime non solo giovanissimi ma anche mamma Eleonora Girolimini, 39 anni, di Senigallia. Aveva accompagnato la figlia di otto anni al concerto del trapper Sfera Ebbasta. Lascia 4 figli, tra cui la ragazza undicenne che aveva accompagnato alla Lanterna di Corinaldo e che si è salvata. Figlia di un noto ristoratore della città e piuttosto conosciuta a Senigallia dove vive la famiglia. Il padre gestisce un locale, noto soprattutto negli anni '80 sul lungomare. Eleonora era tra i tanti genitori che avevano scelto di portare i figli piccoli al concerto del trapper. Gli stessi che ora piangono disperati fuori dall'obitorio dove sono stati chiamati per riconoscere i corpi dei loro figli.

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