Lombardia si affida alle cooperative per assistenza domiciliare e curare a casa i contagiati

Lombardia si affida alle cooperative per assistenza domiciliare e curare a casa i contagiati
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Martedì 10 Marzo 2020, 18:06 - Ultimo aggiornamento: 20:32

Milano – La velocissima evoluzione epidemica del coronavirus non ha fermato l'esercito di operatori sanitari che ogni giorno in tutta Italia continuano a fare assistenza privata nelle case degli anziani allettati, delle persone che necessitano di assistenza fisioterapica prolungata e cura infermieristica specializzata per malati di Sla o malati di aids che hanno bisogno di essere seguiti in modo particolare, per un totale di 45 mila pazienti l'anno e 4 mila operatori. Il direttore sanitario di una delle più grandi cooperative sanitarie italiane - Operatori Sanitari Associati – racconta quanto si sia complicato per tutti il lavoro in questi ultimi giorni. Prescrizioni, controlli, dispositivi.

La Regione Lombardia, vista la carenza di personale a causa dell'emergenza in diverse provincie, ha chiesto alle cooperative, tra cui proprio alla Osa, la disponibilità di estendere il servizio privato per curare casa anche i malati di Covid-19, una richiesta alla quale la cooperativa si sta attrezzando per dare una mano in un quadro generale in forte affanno visto l'aumento esponenziale di malati e contagiati. Il che significa dotarsi di un equipaggiamento specializzato, di materiale per fare i test, di garantire monitoraggio continuo ai malati, e gli strumenti per rilevare i tamponi e verificare la positività al viruscorona.

«E' una richiesta alla quale abbiamo subito risposto affermativamente anche perché abbiamo una lunga esperienza in questo campo: sono 30 anni che al nostro interno abbiamo un nucleo specialistico proprio in malattie infettive. Siamo stati tra i primi a dare assistenza privata ai malati di Aids» dice Francesco Giuffrida, direttore sanitario della cooperativa. Gli ospedali delle città di Cremona, Milano, Bergamo, ma anche Foggia sono sotto stress. «Stiamo assistendo ad una situazione molto veloce e tutto dipenderà da quanto saremo in grado di non fare circolare ulteriormente il contagio». 




 

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