Ha protetto per anni la latitanza del boss dei Casalesi Michele Zagaria, ospitandolo nel suo appartamento fino alla cattura, coinvolgendo anche moglie e figlia. Poi ha continuato a gestire il tesoro del boss insieme con un fratello, fino a quando i magistrati della Dda partenopea non lo hanno inchiodato con la pesante accusa di associazione camorristica, facendolo arrestare dagli uomini della Dia al suo ritorno da un viaggio in Romania. Vincenzo Inquieto, 51enne imprenditore casertano, è stato bloccato ieri sera all'aeroporto di Capodichino dagli investigatori della Direzione investigativa antimafia che gli hanno notificato l'ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip di Napoli. Per gli inquirenti, Vincenzo Inquieto gestiva in Romania l'impero immobiliare creato per conto di Zagaria dal fratello Nicola Inquieto, arrestato nell'aprile 2018. La figura di Vincenzo Inquieto quale fedelissimo di Zagaria era emersa il 7 dicembre 2011, quando il boss fu arrestato dalla Polizia di Stato nel covo di via Mascagni a Casapesenna (Caserta) dopo 15 anni di latitanza. L'abitazione dove c'era il bunker nel quale Zagaria si nascondeva era proprio di Inquieto, che fu arrestato come fiancheggiatore; pochi giorni dopo anche la moglie Rosaria Massa fu arrestata per favoreggiamento con l'aggravante mafiosa.
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Domenica 20 Ottobre 2019, 09:39
- Ultimo aggiornamento: 16:53
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