ra le circostanze sospette, non l'unica, che hanno portato gli inquirenti a decidere di approfondire la vicenda, c'è un segno particolare trovato sul collo della vittima, morta nella sua abitazione, che può far pensare a un'iniezione. Poi c'è stato l'esposto di una parente, cugina dell'indagato, che ha stimolato gli accertamenti investigativi.
Ed è stato così che, dopo l'acquisizione delle cartelle cliniche del paziente dall'ospedale, ora è cruciale il responso del medico legale, a cui la Procura ha affiancato la tossicologa Elia Del Borrello. L'indagato, difeso dall'avvocato Alessandro Veronesi, ha invece nominato come consulente di parte Matteo Tudini. Anche la cugina si è costituita come persona offesa per l'accertamento tecnico. Il 38enne era stato prima sentito come persona informata sui fatti, poi perquisito. A quanto pare sarebbero stati trovati degli psicofarmaci, un fatto che di per sé non dimostra molto, ma le indagini proseguono. Il movente che si sta vagliando con maggior intensità è quello economico: ci sarebbero infatti alcuni elementi agli atti, su cui viene mantenuto uno stretto riserbo, che fanno propendere per un delitto per l'eredità. Ma tutto potrà essere meglio delineato solo quando ci saranno le risposte scientifiche.
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