Askatasuna e la galassia anarchica, uno zoccolo duro di 150 estremisti: ecco chi sono

La sigla più famosa è quella del Fai-Fri, a cui appartiene anche Cospito. Ne fanno parte diverse cellule

Askatasuna e la galassia anarchica, uno zoccolo duro di 150 estremisti: ecco chi sono
di Michela Allegri
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Giovedì 29 Febbraio 2024, 22:41

Una galassia variegata, ma con obiettivi in comune nell’ambito dell’eversione interna e mossa da pulsioni anti-sistema, che sfociano in scontri di piazza e tentativi di far salire il tono della protesta con azioni dimostrative e attentati. I temi cari ad anarchici e antagonisti, come il gruppo che due giorni a Torino fa ha assaltato una pattuglia della Polizia che stava portando un uomo di origini marocchine in un centro di rimpatrio per essere espulso dall’Italia, sono la lotta alla repressione e alle carceri, ma anche l’ambientalismo radicale, la lotta per il diritto alla casa e l’opposizione ad opere pubbliche come la Tav ed il Muos in Sicilia. In prima fila ci sono i centri sociali e il più attivo è l’Askatasuna a Torino, perquisito dalla Digos il 26 gennaio scorso, con 36 attivisti denunciati.
La galassia anarchica e antagonista è in continua evoluzione, ma l’anagramma più famoso, che ha firmato le azioni più clamorose, è Fai-Fri, che riunisce la Federazione anarchica informale e il Fronte rivoluzionario internazionale, e a cui appartiene anche Alfredo Cospito. La Fai è nata il 21 dicembre 2003, con la rivendicazione dell’esplosione di due cassonetti vicino alla casa dell’allora presidente della Commissione Europea, Romano Prodi. Due giorni dopo Natale dello stesso anno, un pacco, una busta con un libro, era esploso dentro casa dell’ex premier. Da quel momento c’era stata una serie di pacchi bomba spediti a politici e giornalisti, sabotaggi di infrastrutture, atti dimostrativi contro l’Alta velocità, i centri di identificazione per gli immigrati e, in tempi più recenti, il Green pass e la detenzione di Cospito al 41 bis.

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LE SIGLE

L’organizzazione eversiva sembra essere formata da diverse cellule: Brigata 20 Luglio, Cooperativa Artigiana Fuoco e Affini, Sorelle in Armi, Nucleo Mauricio Morales, Cellula Rivoluzionaria Lambros Fountas, Cellule Armate per la Solidarietà Internazionale, Cellule contro il Capitale il Carcere i suoi Carcerieri e le sue Celle (Ccccc), Cellule Metropolitane, Nucleo Rivoluzionario Horst Fantazzini, Rivolta Animale, Rivolta anonima terribile, Solidarietà Internazionale. Lo zoccolo duro, secondo l’Antiterrorismo, è composto da circa 150 persone, alle quali si unisce un numero imprecisato di fiancheggiatori. Gli strumenti dimostrativi più utilizzati sono plichi incendiari e ordigni e gli obiettivi degli anarco-insurrezionalisti sono forze dell’ordine, banche, Poste, rappresentanti dello Stato, multinazionali. Poi ci sono gli anarco-movimentisti, che agiscono agitando le manifestazioni di piazza più calde per creare tensioni. Il Fai-Fri non deve essere confuso con Federazione anarchica informale, che ha un metodo d’azione molto diverso: respinge l’intimidazione fisica, la violenza, l’azione punitiva, l’attentato. 

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IL CASO COSPITO

Lo scorso anno l’onda anarchica violenta, con azioni dimostrative e guerriglie, si era risollevata con il sostegno a Cospito che, dal 20 ottobre del 2022 al 19 aprile del 2023, per 182 giorni, ha fatto uno sciopero della fame per protestare contro il regime detentivo di carcere duro a cui è stato sottoposto. Lo scorso giugno, è stato condannato a 23 anni di reclusione per i due ordigni piazzati, nel 2006, davanti alla caserma Allievi Carabinieri di Fossano.

Per lui la Procura aveva chiesto l’ergastolo e la protesta per sostenerlo è andata avanti per mesi, con anarchici arrivati a Torino - dove si teneva il processo - da tutta l’Italia: scritte sui muri, slogan che esaltavano attentati e gambizzazioni, cortei, minacce, tensioni. Vicende per le quali la Procura ha chiuso le indagini a carico di 36 attivisti per istigazione a delinquere, imbrattamento, lesioni, resistenza, turbamento delle funzioni religiose. Nel corso degli stessi mesi si erano susseguite manifestazioni anche a Roma e a Milano.

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