«Ho visto alcuni video raccapriccianti di centri commerciali pieni di gente, tra cui anche tanti bambini, che si accalcavano perché c'era un evento con qualche star», continua Luca Zaia. «Io penso - ha aggiunto Zaia - che i cittadini chiedano uniformità di norme, ma non mi avventuro nel proporre regole e sono contrario al coprifuoco. È piuttosto scandaloso e vomitevole quello che stanno facendo a livello internazionale mostrandoci come la nuova Wuhan, mentre - ha concluso - siamo stati quelli più attenti nelle diagnosi».
Coronavirus, troppi medici in quarantena: piano a difesa degli ospedali
Da lunedì altri 52 posti letto verranno attivati a fianco dei 450 già presenti nelle terapie intensive degli ospedali del venet, ha annunciato il governatore. «Questa partita - ha commentato - la si discute e la si vince con le terapie intensive, per cui si possono prendere in carico più pazienti, non farli attendere, ed essere più performanti sulla qualità della cura.
La prima sfida è quella della terapia intensiva ed è quella di fare in modo di arginare il contagio, perché una quota limitata di cittadini, si calcola il 5%, porta il paziente in terapia intensiva. I reparti hanno una tenuta, sono performanti ma sono postazioni di cura di altissima specializzazione, non sono un letto 'normalè». Zaia ha quindi ricordato che «nelle 450 terapie intensive in Veneto si svolge l'attività ordinaria, per i grandi operati, i pazienti oncologici e i politraumatizzati. In questo momento abbiamo voluto portare all'attenzione di tutti il tema dell'approccio strategico su cui stiamo lavorando fin all'inizio».
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