Moda e pubblicità con gli animali: Gucci aderisce a The Lion's Share Fund a sostegno della fauna selvatica

La campagna Gucci Gothic
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Giovedì 6 Febbraio 2020, 17:01
Gucci, uno dei marchi più celebri della moda lusso, ha aderito a The Lion's Share Fund, un'iniziativa di raccolta fondi a sostegno della tutela degli animali selvatici e della biodiversità, attiva a livello globale. Sotto la guida del programma delle Nazioni Unite per lo sviluppo e con il supporto di aziende private e partner delle Nazioni Unite, il Fondo mira a raccogliere oltre 100 milioni di dollari l'anno nei prossimi cinque anni per la protezione della fauna selvatica, il benessere degli animali e il clima, chiedendo ai marchi di destinare una quota dello 0,5% dei loro investimenti pubblicitari, ogni volta che un animale compare nelle loro pubblicità.

«Questa partnership con Gucci - ha dichiarato Achim Steiner, amministratore del programma delle Nazioni Unite per lo sviluppo - conferma la continua evoluzione di questo fondo innovativo, che offre alle aziende di tutti i settori un'opportunità unica per unire le forze e contribuire a tutelare la biodiversità. Negli ultimi 50 anni la metà degli animali selvatici del nostro pianeta è scomparsa, mentre i loro habitat naturali e gli ecosistemi vengono distrutti a un ritmo senza precedenti per ragioni legate all'attività dell'uomo».

«The Lion's Share Fund - ha detto Marco Bizzarri, presidente e ceo di Gucci - rappresenta un importante nuovo tassello della nostra strategia di conservazione. La natura e gli animali selvatici sono costante fonte di ispirazione per Gucci e fanno parte integrante della nostra storia narrativa, attraverso le nostre collezioni e campagne. Con le crescenti minacce alla biodiversità del pianeta, iniziative innovative come The Lion's Share Fund possono concretamente fare la differenza, entrando in contatto in maniera organica con la comunità imprenditoriale attraverso azioni dirette volte alla protezione degli habitat naturali e delle specie maggiormente minacciate». 

Lanciato a settembre 2018, il fondo sta già avendo un impatto concreto: contribuisce attraverso finanziamenti a migliorare i sistemi di radiocomunicazione utilizzati dalle guardie forestali della Riserva nazionale Niassa in Mozambico per svolgere azioni di tutela della fauna selvatica e per debellare il bracconaggio degli elefanti all'interno della riserva.
Il fondo sovvenziona, inoltre, l'acquisto di terre per la creazione di zone protette per le popolazioni di oranghi, elefanti e tigri in pericolo in Sumatra Settentrionale, in Indonesia. Gli animali appaiono in circa il 20% di tutte le pubblicità nel mondo, eppure non sempre ricevono il sostegno che meritano.
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