«L'azione dei Nas di Latina - commenta Trano - coordinati dalla Procura della Repubblica pontina, riporta l'attenzione su un mondo di ramificazioni corruttive particolarmente insidioso, perché vede protagonisti professionisti ampiamente inseriti nella società civile. Se ne sono accorti perfino i pazienti o forse sarebbe più corretto chiamarli clienti che arrivavano perfino dalle province di Roma e di Caserta pur di conseguire un certificato spendibile ai fini della pensione di invalidità ma anche, cosa assai più grave, per la detenzione di armi o per il depotenziamento di misure cautelari. Ma Asl Latina si è mai preoccupata di come i singoli medici eroghino questo tipo di servizi? Effettua controlli e con quale cadenza?
Sono questi gli interrogativi che rivolgo al Manager Asl Giorgio Casati e sui quali non io, ma l’intera provincia attende una risposta seria. A mio avviso una emissione di certificati così consistente non può passare inosservata. Per quanto riguarda invece il mio mandato continuerò a contrastare tutte quelle resistenze che incontro ogni giorno fuori e dentro il parlamento quando affronto provvedimenti anticorruzione. Rompere le catene del malaffare permetterà di dare più diritti e più soldi a chi è in stato di necessità».
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