Università della Tuscia, il rettore con gli studenti: «Vogliamo tutti una città viva»

Stefano Ubertini, rettore dell'Università della Tuscia
di Carlo Maria Ponzi
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Venerdì 22 Novembre 2019, 09:09
Stefano Ubertini, neo rettore dell'Università della Tuscia, si è insediato a Santa Maria in Gradi il primo novembre ed è subito chiamato ad affrontare varie questioni, ritornate in auge in base a rilievi espressi dalle associazioni studentesche: residenzialità, collegamenti da e per la capitale e all'interno del capoluogo tra le varie sedi dell'ateneo, stretta sugli orari notturni.
 
Alloggi e trasporti: qual è lo stato dell’arte?
“Con l’amministrazione comunale esiste piena sinergia e collaborazione su diversi temi, a partire da quelli fondamentali per lo sviluppo dell'Ateneo, quali quelli indicati. Sono aperti tavoli che vanno avanti da diversi mesi e che porteranno sicuramente a dei risultati positivi per gli studenti”.
 
Chi fa parte di questi tavoli di lavoro?
“I rappresentanti degli studenti in consiglio di amministrazione e senato accademico, portatori delle esigenze degli studenti negli Organi e sono costantemente in relazione con rettore, prorettore (prof. Alvaro Marucci, già delegato alle infrastrutture e presente nei tavoli di lavoro) e delegato al diritto allo studio (Prof. Andrea Genovese), presenti a tutti i consessi, nell'interesse degli iscritti. E' noto come gli studenti sono considerati da noi un enorme valore aggiunto e a loro va un sentito ringraziamento per questo lavoro svolto in costante sinergia”.
 
Gli studenti, dopo l'ordinanza del Comune sugli orari di chiusura dei locali del centro storico, dicono "no alla città dormitorio".
“L'Università è favorevole a un orario di apertura più esteso dei locali perché favorisce una maggiore integrazione degli studenti nel tessuto cittadino. Tuttavia,  nel pieno rispetto delle regole, consapevoli che le decisioni sono prese dal sindaco, dalla giunta e dal consiglio comunale, che devono contemperare tante esigenze diverse delle varie categorie. E infine, non bisogna dimenticare che a Viterbo si viene per studiare”.
 
Un'ultima domanda: a che punto sono le trattative con la Provincia sulla ex Caserma dei Vigili del fuoco
“Proprio per andare incontro agli studenti, è ormai pronto il progetto operativo (con tanto di convenzione preparata nei minimi dettagli) per l'acquisizione dell’immobile, sui quali risulta una chiara volontà politica della Provincia. Auspichiamo, dopo la consegna della convenzione a Palazzo Gentili, che la volontà politica diventi ora una realtà operativa. Su questo siamo convinti di avere anche il Comune al nostro fianco, tanto che diversi spazi della struttura saranno destinati ad attività polivalenti in sinergia con Palazzo dei Priori”.
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