La disposizione della Procura di Taranto è effetto del rigetto deciso dal Gup nei giorni scorsi per una istanza di dissequestro dell'Altoforno 2 dove, nel 2015, morì un operaio, travolto da una colata incandescente.
Nell'ambito dell'inchiesta sull'incidente, infatti, l'Afo 2 venne sottoposto a sequestro preventivo e lo è tutt'ora. Come detto l'Afo 2 rappresenta uno dei tre altoforni del siderurgico di Taranto. Il suo spegnimento condizionerebbe dunque significativamente la capacità di produzione dello stabilimento. Pelo stesso motivo nel 2015 il governo Renzi intervenne con un decreto per permetterne la «facoltà d'uso» poi impugnato davanti alla Corte Costituzionale.
L'altro fronte aperto per il polo di Taranto riguarda lo stop all'immunità legale per i vertici ArcelorMittal prevista dal Decreto Crescita a partire dal 6 settembre. Un passaggio inaccettabile per ArcelorMittal che però nel corso dell'incontro al Mise del 9 luglio hanno incassato la disponibilità dello stesso Di Maio a trovare una soluzione per lo scudo fiscale, purchè questo sia legalo alla realizzazione del solo piano Ambientale del gruppo.
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