Giovani, sondaggio Link Campus: «Votare è un dovere civico»

I giovani sentono molto il dovere del voto
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Mercoledì 15 Maggio 2019, 14:39
Sono critici verso un'Europa in cui l'Italia conti poco e da cui si aspettano un impegno attivo sulla questione dei migranti; auspicano un cambiamento e per questo andranno a votare in massa il prossimo 26 maggio. Influenzati dalla giovane attivista Greta Thunberg, si candidano al ruolo di attori protagonisti del presente. È questo il ritratto dei neo maggiorenni, nel settimo rapporto dell'Osservatorio «Generazione Proteo» della Link Campus University, che quest'anno ha intervistato circa 10mila studenti italiani.Alla vigilia delle elezioni europee, gli intervistati sembrano avere le idee chiare sul dovere di partecipazione: l'80% di loro si recherà alle urne, perché «votare costituisce un dovere civico», come ha dichiarato il 76,6% degli intervistati. In generale hanno un'idea positiva dell'Unione Europea: è vista come una potenza internazionale (dal 21%) e come garante della sicurezza in caso di conflitti (dal 18,9%). Ma ne mettono in luce le criticità: viene vista come una confederazione in cui tutti gli Stati non hanno lo stesso peso (25,3%), a cominciare dall'Italia, che gli intervistati giudicano «per nulla» (9,3%) o «poco» (50,1%) influente.

IL NODO IMMIGRAZIONE 
È inoltre diffusa l'opinione di una incapacità di gestione dell'immigrazione (20,3%). Quanto alla politica di chiusura dei porti viene ritenuto un gesto indegno di un Paese democratico dal 22,1%, ma un intervistato su 4 rimarca il compito imprescindibile dell'Europa su una problematica complessa (37,6%). La ricerca ha anche sondato l'opinione su una ipotetica 'Italexit' e viene fuori che solo in pochi la vorrebbero. L'80% circa voterebbe infatti «no» a un referendum per l'uscita dall'Ue, mentre è meno netto il giudizio sull'uscita dall'Euro, preferita da 1 studente su 3 (34,8%). I giovani italiani plaudono inoltre all'iniziativa di Greta, contro il cambiamento climatico e cui si riconosce il merito di aver portato all'attenzione del dibattito pubblico un tema così importante (40,5%) e di aver sollecitato l'impegno personale di altre persone seguendo il suo esempio (12,5%). Ciononostante, 1 giovane 4 circa ritiene che la sua attività, seppur meritevole, non riuscirà a cambiare le cose e produrre effetti concreti e immediati (26,4%).
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