Dalla lunga inchiesta sulla strage della "Bloody sunday" è emerso che le uccisioni furono ingiustificate e che nessuna delle 14 persone che morirono a seguito della domenica di sangue, era armata.
I militari britannici, parte del contingente inviato nell'Ulster dal governo di Londra dopo l'esplosione dei "Troubles", non lanciarono nessun segnale di avvertimento ai manifestanti, nessun soldato era in pericolo e furono i parà inglesi ad aprire il fuoco per primi. Oltre alle 13 persone che morirono quel giorno, altre 15 vennero ferite dai colpi sparati dai militari inglesi. Uno dei feriti morì mesi dopo a causa di un tumore non operabile ed è per questo considerato la quattordicesima vittima della strage.
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