«Ieri sono stata fermata alle porte del Louvre da una guardia a causa del mio outfit. Con orribili gesti e espressioni disgustate la guardia mi ha apostrofata e detto che dovevo coprirmi – racconta la 25enne - con uno sguardo pieno d’odio mi ha impedito di entrare. Il mio cuore si è spezzato, non pensavo che il Louvre applicasse queste arcaiche regole. Ma invece ho scoperto che non è mai esistito un codice di abbigliamento per entrare nel museo». Intervistata dal Daily Mail, Newsha Syeh ha aggiunto: «Se visitassi una chiesa sacra, capirei perfettamente e mi vestirei di conseguenza, ma in un luogo che ospita tanti ritratti e statue di donne nude trovo questa censura ridicola».
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