«L’intento di questo progetto è di offrire a tutti un’esperienza e una conoscenza di vecchie realtà riportate ad oggi per ritrovare una semplicità perduta», affermano Samantha Scagnetto e Paolo Rasile, istruttori del centro ippico capitolino riconosciuto dalla Fitetrec, la Federazione italiana del turismo equestre. «Il ranch riding – sostengono – sta conquistando un numero sempre crescente di praticanti e si rivolge in particolare a coloro che vogliono riconquistare le proprie origini, amano la libertà e l’evasione dalla routine attraverso il contatto con la natura e con il bestiame delle fattorie americane. In questo caso, l’equitazione da ranch è intesa anche come l’opportunità di svolgere il lavoro del cowboy rivivendo le tradizioni del vecchio West. Si tratta di esperienze che, in un’epoca di pc e algoritmi, non hanno prezzo soprattutto per chi vuole riprovare determinati piaceri ed emozioni della vita».
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