L'indagine dei pm Secci e Lecca, entrambi del pool dei reati finanziari, ruota su un finanziamento pubblico da 750 mila euro destinato alla Fm Fabbricazioni metalliche - sul cui fallimento stava già indagando la magistratura cagliaritana - concesso secondo l'ipotesi degli inquirenti attraverso pressioni politiche. Un'operazione che - sempre secondo la tesi al vaglio degli investigatori - risalirebbe al 2013 e avrebbe anche fatto maturare una tangente da 80mila euro a Cappellacci per il proprio intervento e la sua influenza politica sulla Regione. La lente della Procura, inoltre, si sta concentrando sull'attività della società d'investimenti Zernike Meta Venture capital spa, molto attiva nell'isola, vincitrice di un bando Por all'epoca dell'amministrazione regionale guidata proprio da Cappellacci per la gestione di 17 milioni destinati a imprese innovative. L'inchiesta della Procura, nata dall'indagine su un fallimento societario, ha poi svoltato sulle modalità di erogazione del finanziamento da 750mila euro: i magistrati ipotizzano che l'azienda non avesse i requisiti e lo abbia ottenuto solo grazie alla pressione di chi all'epoca governava la Regione.
Cappellacci capolista di Forza Italia in Sardegna poi battutto e "ripescato" dal listino, aspetta la decisione del processo che lo vede imputato per abuso d'ufficio nella cosiddetta inchiesta P3.
© RIPRODUZIONE RISERVATA