Caso Scajola, trovato l'archivio segreto
dell'ex ministro: mercoledì l'interrogatorio
Chiara Rizzo: «Fatemi tornare in Italia»

Caso Scajola, trovato l'archivio segreto dell'ex ministro: mercoledì l'interrogatorio Chiara Rizzo: «Fatemi tornare in Italia»
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Lunedì 12 Maggio 2014, 13:05 - Ultimo aggiornamento: 18:05
terminata poco prima delle 17, davanti al giudice e al procuratore generale della Corte d'Appello al Parquet Gnral di Aix-en-Province, l'interrogatorio, iniziato alle 15, di Chiara Rizzo. Quest'ultima, fermata ieri pomeriggio a Nizza dalla polizia francese su richiesta delle autorità italiane, è stata presa in carico dall'autorità giudiziaria francese. Le è stato chiesto se è disponibile a tornare in Italia, ha risposto di sì, ma in Francia, perchè si possa prendere una decisione, deve arrivare la richiesta dell'autorità giudiziaria italiana.



La prossima udienza è stata fissata per mercoledì. Se nel frattempo saranno arrivate le carte dal'Italia, Rizzo, che oggi verrà trasferita nel carcere di Marsiglia, sarà estradata quanto prima. I suoi legali italiani, gli avvocati Carlo Biondi di Genova e Bonaventura Candido di Messina, erano in Tribunale con la figlia di lei, Francesca, ma non hanno partecipato all'udienza per rispettare la prescrizione della magistratura italiana per cui l'indagata potrà incontrare i suoi legali soltanto cinque giorni dopo l'emissione dell'ordinanza. «Fatemi tornare in Italia»: è stata questa la richiesta della Rizzo al giudice di Aix en Provence.



All'udienza ha preso parte anche un difensore francese nominato d'ufficio, Geraldine Flory, alla quale i legali italiani si sono appoggiati per gli aspetti procedurali della vicenda. «Si tratta - ha detto Candido - di una vicenda che merita di essere seguita con attenzione. Il termine per il presidente della Corte d'appello scade domani alle 15, a 24 ore dall'udienza, ma niente vieta che possa decidere subito».



L'ex ministro. Invece dopodomani, mercoledì, potrebbe esserci a Roma l'interrogatorio di Claudio Scajola da parte dei magistrati della Dda di Reggio Calabria che stanno conducendo l'inchiesta che ha portato all'arresto dell'ex ministro dell'Interno. Lo ha riferito all'ANSA il Procuratore della Repubblica di Reggio Calabria, Federico Cafiero de Raho. «Per questo, proprio in vista dell'interrogatorio - ha aggiunto Cafiero de Raho - la documentazione sequestrata sarà esaminata al più presto dalla Dia».



I sequestri. «All'ex ministro Scajola sono stati sequestrati decine di faldoni. Un documentazione ancora tutta da esaminare e valutare». Lo ha detto all'ANSA il Procuratore della Repubblica di Reggio Calabria, Federico Cafiero de Raho. Secondo il procuratore, non si può al momento affermare che, nella documentazione sequestrata, ci siano anche fascicoli riservati.
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