Mazzarri: «Per Icardi è tempo di maturità»
Mauro e Wanda contro la Samp di Maxi Lopez

Mazzarri: «Per Icardi è tempo di maturità» Mauro e Wanda contro la Samp di Maxi Lopez
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Sabato 12 Aprile 2014, 13:45 - Ultimo aggiornamento: 13 Aprile, 09:21
La sfida contro la Sampdoria è una «prova di maturità» per Mauro Icardi. La pensa così il tecnico dell'Inter, Walter Mazzarri, che alla vigilia della sfida contro i blucerchiati manda un messaggio all'attaccante. «È chiaro che ci ho parlato -spiega-, questo ragazzo dal punto di vista calcistico lo stiamo facendo crescere e ora è atteso da una prova di maturità».



Icardi in settimana è stato protagonista dell'ennesimo botta e risposta con il bomber blucerchiato Maxi Lopez, ex marito della sua attuale compagna Wanda Nara, e domani ritroverà anche la sua ex squadra.



«Deve essere stimolato, a questi livelli in queste situazioni deve riuscire a trarre il meglio. Deve pensare solo a giocare e concentrarsi su quello che deve fare, si deve caricare e avere un comportamento consono a un professionista e basta», aggiunge il tecnico, che poi apre un altro capitolo su Mateo Kovacic: «È un talento, è chiaro che è molto giovane ma io credo che abbia capito alcune cose su cui abbiamo lavorato tutto l'anno. È migliorato anche come attenzione tattica, ha lavorato molto sul tiro in porta e l'ultimo passaggio, lo vedo cresciuto e sta bene. Kovacic è un capitale dell'Inter anche per il prossimo anno, di sicuro per quanto mi riguarda sarà un giocatore importante della nuova rosa».



Il tecnico nerazzurro si dimostra molto «fiducioso» alla vigilia della sfida contro la Samp, la prima di «sei partite difficilissime» che decideranno il destino della squadra. Visto il distacco di cinque punti dalla Fiorentina anche il quarto posto è un obiettivo alla portata, almeno sulla carta. La squadra secondo Mazzarri sta bene: «Per come la valuto io, a livello di prestazioni, la squadra è pronta. Poi questo è un anno particolare», dice il tecnico.



«A volte in panchina vedo cose che di solito non mi sono mai successe, partite particolari con molti sbagli. Nelle ultime due gare contro il Livorno e il Bologna abbiamo buttato via quattro punti nei minuti finali ma complessivamente la squadra nei 90 minuti poche volte quest'anno non ha meritato di vincere. Ci sono stati tanti pareggi che potevano essere vittorie», sottolinea.



Per il futuro, il modello può essere l'Atletico Madrid. «Bisogna prendere atto che a livello di club in Italia - argomenta l'allenatore - siamo in una fase di recessione. È un periodo di transizione. Bisogna avere pazienza. Non si possono prendere i migliori giocatori perchè i club stranieri hanno più risorse. Sta a noi allenatori lavorare bene. Ma torneremo competitivi. Ma a me questo aspetto non mi spaventa. Semmai mi gasa. Se l'Atletico Madrid può essere un modello? Sì, è possibile. Ma anche uno squadrone come il Barcellona in passato ha saputo ricostruire costruendosi i campioni in casa».
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