Magnani, Troisi e Tornatore, tre grandi in mostra all'Auditorium

Massimo Troisi
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Venerdì 8 Novembre 2013, 10:59 - Ultimo aggiornamento: 9 Novembre, 15:46
Anna Magnani, Massimo Troisi, Giuseppe Tornatore. Sono i protagonisti di tre delle mostre ospitate dal Festival di Roma. Il sempre rimpianto autore di Ricomincio da tre, che nel 2013 avrebbe compiuto 60 anni, verrà ricordato nel foyer della Sala Sinopoli con la mostra «Massimo regista»: un percorso che presenta alcune tra le più belle immagini scattate sul set da Mario Tursi, storico fotografo di scena, tra speranza e disincanto, solarità e melanconia, rigore e improvvisazione. Domenica 17 novembre alle 19.00, al MaXXI, si vedrà inoltre Massimo - Il mio cinema secondo me di Raffaele Verzillo, documentario ricco di foto inedite e interviste ai compagni di viaggio del cineasta napoletano (Lello Arena, Francesca Neri, Massimo Bonetti, Maria Grazia Cucinotta). Più insolita l’iniziativa legata a La migliore offerta di Tornatore. Dall'8 al 13 novembre nel foyer della Sala Santa Cecilia, saranno esposte 130 riproduzioni di quadri famosi, ovvero l'inestimabile collezione del protagonista Geoffrey Rush. Le tele potranno essere cedute ai visitatori a fronte di un'offerta. Alcuni di questi “falsi d’autore”, tutti corredati da un certificato autografato da Tornatore, saranno poi battuti all’asta il 15 novembre nell'Hotel Boscolo Exedra di Roma durante una cena di gala volta a ricreare l'atmosfera del film. All’asta anche una sceneggiatura originale firmata dal regista e i guanti indossati nel film da Geoffrey Rush. L'iniziativa punta a raccogliere fondi destinati al progetto Alliance di CIAI Onlus per garantire i diritti dei bambini in India, Afghanistan, Bangladesh, Nepal e Sri Lanka. Per i quarant'anni dalla morte di Anna Magnani (26 settembre 1973), nel foyer della Petrassi sarà presentata infine «Ritratto di Anna». Un omaggio fotografico alla straordinaria interprete di capolavori come Roma città aperta, L'onorevole Angelina, Bellissima, Mamma Roma. Ma soprattutto un tributo all'icona della romanità.
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