Lazio, battesimo per la giunta Polverini
Bonino attacca: ha deciso Berlusconi

Renata Polverini nel suo ufficio alla Regione (foto Alessandro Di Meo - Ansa)
di Marco Giovannelli
3 Minuti di Lettura
Lunedì 26 Aprile 2010, 13:29 - Ultimo aggiornamento: 9 Febbraio, 23:22
ROMA (26 aprile) - La sanit ma anche il patrimonio e il personale. Renata Polverini oggi alle 18 avr con i suoi assessori il battesimo della nuova giunta regionale e si stanno delineando tutti gli scenari. A cominciare dal recupero dell’Udc che per ora garantisce solo l’appoggio esterno alla maggioranza di Centrodestra. La scelta delle deleghe che la Polverini ha mantenuto nelle sue mani sembra andare proprio in questa direzione. Scontata la sanità per dare continuità al commissariamento della Regione sul piano di rientro dal deficit, la novità di questa mattina sono proprio le deleghe sul patrimonio e personale, cioè un assessorato intero che sembra ritagliato per l’Udc. Certo, i centristi erano partiti dalla richiesta di tre posti in giunta compresa la vice presidenza, sono passati a due mentre ora si ritroverebbero con un assessorato certo e basta. La nuova giunta è stata varata ieri pomeriggio e oggi ci sarà la prima riunione.



Per l’ingresso dell’Udc in giunta c’è anche la superare la pregiudiziale imposta da Renata Polverini sulla nomina di ex assessori che hanno collaborato con l’allora presidente della Regione Francesco Storace. Con questa mossa la Polverini ha tagliato con un colpo solo le aspettative di almeno una mezza dozzina di politici del Pdl che sono rimasti fuori dalla Regione per colpa della lista non presentata a Roma e che speravano in un ripescaggio. Niente poltrona alla Pisana e nemmeno un assessorato per tanti politici (soprattutto consiglieri regionali uscenti) che rimangono esclusi da tutto: sei sette personaggi in meno che hanno allargato il ventaglio delle scelte. La pregiudiziale di Renata Polverini ha colpito anche l’Udc che aveva proposto l’ingresso di Luciano Ciocchetti (parlamentare e segretario regionale) e Anna Teresa Formisano (parlamentare). Il primo è stato assessore all’urbanistica con Storace per nove mesi, la seconda ai servizi sociali per cinque anni. Per Ciocchetti ci sarebbe una deroga, per la seconda niente da fare.



Renata Polverini deve comunque risolvere il problema della quota rosa. Lo Statuto regionale impone la presenza di almeno 5 donne in giunta e per ora (compresa la Polverini) ce ne sono tre. Se l’Udc dovesse entrare, i centristi dovrebbero presentare due donne oppure dovrebbe essere sacrificato un uomo del Pdl già nominato.



Sulla questione Udc è intervenuto questa mattina anche il sindaco di Roma Gianni Alemanno. «Spero si possano sbloccare i problemi materiali che hanno impedito la partecipazione in giunta dell’Udc. Mi dispiace e dispiace anche al presidente Polverini che l’Udc sia al momento esclusa dalla giunta». Fredda la risposta del consigliere regionale centrista Pietro Sbardella: «Per avere l'Udc in giunta bastava rispettare gli accordi elettorali».



Bonino: avvio complicato e partitocratico. Emma Bonino sarà consigliere regionale nel Lazio ancora per pochi giorni perché ha già scelto di restare al Senato. Da Palazzo Madama getto lo stesso uno sgurdo sulla Regione. «La prima impressione è che sulla formazione della giunta ci sia stato un riverbero della turbolenza nazionale. Poi è evidente l’identificazione Polverini-Berlusconi: d’altronde va a consulto da lui tutti i giorni. Insomma, l’avvio di questa giunta mi sembra partitocratico e complicato». Emma Bonino non lo dice esplicitamente ma fa capire che la giunta Polverini è stata decisa in gran parte dal premier.
© RIPRODUZIONE RISERVATA