Brasile-Cile, fiato sospeso a Belo Horizonte
Polemica su presunti favori arbitrali

Brasile-Cile, fiato sospeso a Belo Horizonte Polemica su presunti favori arbitrali
di Alfredo Spalla
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Sabato 28 Giugno 2014, 11:57 - Ultimo aggiornamento: 18:18
Occhi lucidi, lettere infilate sotto le porte, dubbi, ingenuit e litigi. La vigilia di Brasile-Cile assume i contorni di una storia d’amore pi che di un ottavo di finale dei Mondiali.

A rendere alternativa l’attesa del match di Belo Horizonte hanno contribuito un po’ tutti, cileni e brasiliani. Ognuno con il proprio stile. I precedenti sono a favore dei verde-oro: 3 partite nella Coppa del Mondo, 3 vittorie. Tra Mondiali e Coppa America, sono 6 le vittorie consecutive del Brasile dal 1993. Eppure, mai come questa volta, Seleção e tifoseria si dimostrano rispettose verso l’avversario. Il Cile – non è un’esagerazione dirlo – fa paura. Scolari, ammiratore di Jorge Sampaoli, ha diviso la preparazione fra pretattica ed emozione. «Ai giovani dobbiamo dare le responsabilità giuste, non hanno bisogno di altre incombenze. Questa nazionale – ha detto in conferenza stampa il tecnico gaucho – è all’80% rispetto a quella della Confederations Cup. A ogni fase superata le possibilità di arrivare alla finale aumentano. Quando sono solo, posso anche sentirmi insicuro, ma non quando sono in loro compagnia. Sono momenti ottimi, in cui cerco di trasmettere la mia fiducia al gruppo».



La pressione

Il selezionatore alleggerisce la pressione sui 23, ma riguardo all’undici titolare non si sbilancia. Fernandinho sostituirà Paulinho. Il dubbio rimane sulla fascia destra. Dani Alves non ha convinto e sulla possibilità che Maicon possa sostituirlo, Scolari ha risposto ironicamente: «Ho già risolto la questione. Entriamo in 11 e uno gioca a destra, mi potete credere. Potrei perfino spostarci David Luiz o Ramires, non solo Dani Alves o Maicon. Non posso dirvi nulla, ma ho già preso la mia decisione». Di sicuro c’è che ieri sera i giocatori hanno ricevuto l’ormai tradizionale lettera di Felipão sotto la porta della propria stanza. Poche righe con una frase motivazionale e una riflessione del tecnico. Un’atmosfera serena che ha contagiato anche il capitano Thiago Silva, portandolo quasi alla commozione in conferenza stampa: «Contro la Croazia non sembravo nemmeno io. Ne ho parlato col Mister: è una persona speciale, è sempre disponibile. Non riesco a non emozionarmi quando ne parlo».



La polemica

Qualcuno s’è emozionato, qualcuno s’è irritato. Come il responsabile della comunicazione della federazione brasiliana all’ennesima domanda sulla direzione di gara. Un giornalista cileno ha chiesto se fosse stata affidata all’inglese Howard Webb per evitare favori ai padroni di casa. «È una mancanza di rispetto – ha sbottato Rodrigo Paiva -. La stampa cilena ha insistito molto, ma il Brasile non ha bisogno dell’arbitro per vincere. I Mondiali lo dimostrano». Sampaoli, invece, nonostante qualche preoccupazione dovrebbe avere a disposizione sia Vidal (problemi al ginocchio destro) che Medel (coscia sinistra). Se lo juventino non dovesse farcela, al suo posto sarebbe pronto Pinilla con Sanchez più vicino alla linea del centrocampo. Sampaoli dovrebbe riproporre l’undici schierato contro l’Australia con Valdivia in vantaggio su Silva per una maglia a centrocampo.
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