Trattamento multidisciplinare dei tumori cerebrali, professionisti a confronto

Trattamento multidisciplinare dei tumori cerebrali, professionisti a confronto
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Sabato 30 Aprile 2022, 08:36 - Ultimo aggiornamento: 08:40

Appuntamento sabato 7 maggio presso il teato comunale "Costanzo Costantini" di Isola Liri con il convegno organizzato dalla Asl di Frosinone sul tema  “Trattamento multidisciplinare del paziente affetto da metastasi cerebrali”. Si inizia alle 10 e sarà l'occasione per illustrare il lavoro del "Gom", il gruppo oncologico multidisciplinare, introdotto in azienda dalla direzione sanitaria nel 2020.

Neurochirurghi e oncologi che lavorano insieme, con servizi di avanguardia. Va considerato che in Italia - secondo i dati forini da  Catello Costagliola, neurochirurgo della Asl di Frosinone -   vengono diagnosticati dai 16.000 ai 20.000 nuovi casi di pazienti con lesioni secondarie cerebrali «la maggior parte originate da neoplasie polmonari, della mammella e da melanomi cutanei.

Va da sé che tale quadro epidemiologico necessita assolutamente di un momento di riflessione comune tra i vari specialisti coinvolti nel trattamento dei pazienti».

«I nuovi trattamenti chemioterapici, l’affinamento delle tecniche radioterapiche e  il ruolo della chirurgia sono al centro di questo incontro che vuole sottolineare l’importanza della presa in carico del paziente da parte di un team di esperti e il ruolo che può avere il percorso diagnostico terapeutico assistenziale nel corretto inquadramento clinico-terapeutico» - aggiunge Costagliola. 

Parteciperanno professionisti di diverse specialità che lavorano presso la Asl di Frosinone ma anche neurochirurghi dell'e università Sapienza e   Tor Vergata di Roma. 

La Asl ciociara ha da tempo avviato una équipe multidisciplinare che settimanalmente discute  i casi clinici dei pazienti oncologici cerebrali da sottoporre a trattamento, il riesame di quelli già trattati nonché l'analisi del follow-up dei pazienti. 

«La sala operatoria neurochirurgica dell'ospedale "Spaziani” è dotata delle più moderne tecnologie per poter condurre interventi chirurgici cerebrali nelle condizioni ottimali per il chirurgo onde poter ottenere i migliori risultati per il paziente - si legge nella nota della Asl - microscopio operatorio (con moduli per la fluorescenza) e neuronavigatore di ultima generazione, possibilità di monitoraggio neurofisiologico durante gli interventi, possibilità di eseguire interventi chirurgici in "awake surgery" ovvero la chirurgia con paziente sveglio, allorquando le lesioni siano nelle vicinanze delle cosiddette aree critiche come l’area del linguaggio e l’area motoria».

Inoltre l'indice "Prevale" della Regione rileva che  la neurochirurgia della Asl di Frosinone è quella con la mortalità più bassa nel Lazio sui pazienti operati per neoplasie celebrali.  

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