Sora, i resti dei familiari al cimitero non si trovano: litiga con l'impiegato in Comune e si sente male

Sora, i resti dei familiari al cimitero non si trovano: litiga con l'impiegato in Comune e si sente male
di Roberta Pugliesi
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Venerdì 30 Dicembre 2022, 08:09 - Ultimo aggiornamento: 08:12

Si reca in Comune a Sora per chiedere dei documenti. Ne nasce un acceso alterco verbale con un funzionario e finisce al pronto soccorso. È accaduto ieri nel palazzo comunale di Corso Volsci dove un cittadino era arrivato insieme alla moglie per avere informazioni riguardo ad alcune pratiche di dissepoltura di salme di familiari.

Sembra che siano state sollevate da parte dei coniugi alcune perplessità dopo aver visionato i documenti forniti Sono state avanzate delle domande, richieste di chiarimento in riferimento a luoghi e date di alcune estumulazioni e cremazioni di familiari di cui, al momento, sembrerebbe addirittura non essere noto il luogo esatto in cui si trovano all'interno del cimitero.

O meglio il custode del camposanto avrebbe dei vaghi ricordi, ma di fatto sulle carte non ci sarebbe scritto nulla. In breve la situazione sembra essere degenerata al punto che sono volate parole grosse.

L'uomo ha iniziato a sentirsi male, forse ha avuto un innalzamento della pressione ed è stato necessario far intervenire il 118. E così in Corso Volsci è arrivata un'ambulanza che ha provveduto a trasferire l'uomo al pronto soccorso dell'ospedale civile Santissima Trinità dove è rimasto fino a sera sotto osservazione. Poi, fortunatamente, è stato dimesso.

C'è da aggiungere che nei minuti seguenti ai fatti, in comune sono arrivati alcuni agenti del locale Commissariato che avrebbero prelevato alcuni documenti, dei fascicoli, probabilmente necessari a capire che cosa sia accaduto e quali siano le motivazioni che abbiano portato al violento litigio sfociato poi nel ricovero in pronto soccorso. Quindi è ipotizzabile che siano stati avviati tutti gli accertamenti del caso.

Le operazioni cimiteriali di dissepoltura (esumazione ed estumulazione) sono svolte, normalmente, alla scadenza della concessione, o sulla base delle necessità di capienza e rotazione dei cimiteri, e comunque non prima di dieci anni dalla sepoltura o trenta dalla tumulazione. Entrambe le pratiche vengono generalmente eseguite su richiesta del familiare del defunto e a proprie spese, a meno che non sia stato aperto un fascicolo giudiziario.

La destinazione dei resti mortali rinvenuti a seguito delle operazioni di esumazione o estumulazione è la seguente: nel caso di resti ossei tumulazione in sepolture già nelle disponibilità dei famigliari, in cellette ossario o nell'ossario comune; nel caso di resti non completamente decomposti inumazione per cinque anni o tumulazione in sepolture già nelle disponibilità dei famigliari. In tutti i casi è possibile richiedere la cremazione dei resti mortali. I costi di tali operazioni sono a carico dei famigliari che non ne dichiarino il disinteresse.
 

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