Gli interessi, noti, della camorra, l'ingresso della criminalità lucana, le piazze di spaccio in mano alle famiglie Spada e Di Silvio, gli affari che vanno dalla droga al controllo delle sale scommesse. E' il quadro che delinea il rapporto "Mafie nel Lazio" in corso di presentazione a Roma e redatto dall'osservatorio regionale sulla criminalità. La provincia di Frosinone «è interessata sin dagli anni Ottanta dalla presenza di clan della camorra» e «accanto a tali organizzazioni operano nel capoluogo e nella zona di Cassino le famiglie Spada e Di Silvio imparentate con il clan Spada di Ostia».
Secondo quanto riportato nel VI e VII rapporto «le indagini dei carabinieri, della polizia di stato, le sentenze di primo e secondo grado hanno delineato la presenza di piazze di spaccio chiuse gestite da esponenti della malavita organizzata locale in rapporto con le famiglie Spada».
E' proprio in questo settore che si sarebbe inserita anche la criminalità lucana, mentre nell'area di Cassino «si è registrata, nel tempo, una crescente presenza di proiezioni dei sodalizi criminali campani, in particolare originari del casertano».