Mafie nel Lazio, in provincia gli interessi vanno dalla droga alle sale giochi. I clan operativi

Mafie nel Lazio, in provincia gli interessi vanno dalla droga alle sale giochi. I clan operativi
di Giovanni Del Giaccio
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Venerdì 21 Ottobre 2022, 10:05

Gli interessi, noti, della camorra, l'ingresso della criminalità lucana, le piazze di spaccio in mano alle famiglie Spada e Di Silvio, gli affari che vanno dalla droga al controllo delle sale scommesse. E' il quadro che delinea il rapporto "Mafie nel Lazio" in corso di presentazione a Roma e redatto dall'osservatorio regionale sulla criminalità. La  provincia di Frosinone «è interessata sin dagli anni Ottanta dalla presenza di clan della camorra» e «accanto a tali organizzazioni operano nel capoluogo e nella zona di Cassino le famiglie Spada e Di Silvio imparentate con il clan Spada di Ostia». 

Secondo quanto riportato nel VI e VII rapporto «le indagini dei carabinieri, della polizia di stato, le sentenze di primo e secondo grado hanno delineato la presenza di piazze di spaccio chiuse gestite da esponenti della malavita organizzata locale in rapporto con le famiglie Spada».

Nella relazione della Direzione investigativa antimafia si legge, inoltre, che: «L’incidenza criminale registrata nel frusinate è prevalentemente determinata dall’operatività di proiezioni dei sodalizi campani, con particolare riferimento alle storiche presenze del clan Venosa ed alle proiezioni del clan dei Casalesi e del clan Mallardo. Riscontri investigativi hanno inoltre, nel tempo, evidenziato gli interessi, oltreché dei Casalesi, anche dei Misso e dei Mazzarella nel settore del gioco, attraverso il riciclaggio di denaro in settoriquali il bingo, la raccolta delle scommesse sportive ed ippiche, i videopoker e le cosiddette new slot».

E' proprio in questo settore che si sarebbe inserita anche la criminalità lucana, mentre nell'area di Cassino «si è registrata, nel tempo, una crescente presenza di proiezioni dei sodalizi criminali campani, in particolare originari del casertano».  

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